La “sorpresa“ ai furbetti delle tasse: il comune di Desio passa all’incasso
In arrivo 173 lettere di recupero credito per 240mila euro di Imu e Tari
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Il Comune batte cassa. In questi giorni arriveranno a circa 170 desiani le lettere per il recupero credito: nello specifico 86 per l’Imu dagli anni 2017 al 2022 e altri 87 per la Tari dal 2017 al 2021. Un’operazione che rientra nell’ambito di una attività che ha iniziato l’amministrazione di centrosinistra guidata dal sindaco Roberto Corti, per colmare un buco di diversi milioni di euro che era stato trovato, e che l’amministrazione di Simone Gargiulo sta portando avanti. Quest’ultima infornata dovrebbe permettere di recuperare, almeno sulla carta, 240mila euro. Il problema nasceva da carenze di banca dati, errori, difficoltà di incrociare i dati di diversi archivi e, appunto, carenze nei controlli.
“Gli avvisi di accertamento sono in fase di notifica – spiega il Comune – e saranno definitivi entro 60 giorni dalla loro notificazione, se non oggetto di reclamo e impugnazione avanti la Commissione tributaria provinciale”. I contribuenti possono aderire all’avviso di accertamento, con il conseguente beneficio della riduzione ad un terzo delle sanzioni applicate (che farebbe scendere a circa 200mila gli euro recuperati effettivamente). “Per la Tari – spiega infatti il dirigente del Comune –, laddove i contribuenti aderiscano all’avviso di accertamento con conseguente beneficio della riduzione a un terzo delle sanzioni applicate, il totale complessivo degli avvisi di accertamento sarà pari a 79.864 euro, compreso il 5% del tributo spettante alla Provincia di Monza e Brianza”. Non certo una buona notizia, insomma, per chi riceverà le lettere, soprattutto in un periodo non certo semplice a livello economico, ma una indispensabile operazione di equità.
Spulciando tra i due elenchi separati, ovviamente senza i nominativi per questioni di privacy, si notano importi e cifre molto varie, tra coloro che devono saldare i propri conti con il Comune: sul fronte della Tari, ad esempio, si va da piccoli debiti di 30, 50 euro, a chi invece ne deve 3 o 4mila, fino al recordman che deve saldare oltre 12mila euro. Una forbice molto ampia anche nel capitolo dell’imposta sugli immobili, dove ci sono ben sei contribuenti che devono pagare oltre 10mila euro.
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