Piano regionale mobilità Regione Lazio. A cosa serve la quarta pista di Fiumicino?
Dovrebbe migliorare la vita dei cittadini, ma non ci sembra che questi obiettivi siano chiari alla Regione Lazio
In evidenza

Ci riferiamo al Piano della mobilità dei trasporti e della logistica, nel quale dovrebbero affluire i fondi comunitari del Recovery Plan.
Vediamo.
La Giunta regionale ha deciso di dare seguito alla quarta pista dell’aeroporto di Fiumicino.
A cosa serve, se negli ultimi 10 anni il traffico è diminuito?
Se, poi, paragoniamo Fiumicino con altri aeroporti, la scelta della quarta pista è incomprensibile. Per esempio, l’aeroporto londinese di Gatwick ha numero di movimenti simili a quelli di Fiumicino, ma ha una sola pista e l’aeroporto londinese di Heathrow ha solo 2 piste, ma quasi il 60% di movimenti in più.
Che cosa hanno in più gli aeroporti britannici che consenta loro di incrementare i movimenti con minori piste? L’applicazione delle moderne tecnologie informatiche che permette una gestione ottimale della struttura aeroportuale. Tecnologia sulla quale sono previsti i finanziamenti europei del Recovery Plan.
L’allargamento alla quarta pista, inoltre, impatterebbe sulla Riserva statale del Litorale, per la quale la Regione Lazio, nel 2016, aveva addirittura chiesto al Ministero dell’Ambiente una classificazione più vincolante, che è stata accordata.
Dunque, chiediamo alla Giunta regionale del Lazio, quale miglioramento della vita dei cittadini e di quale sistema di mobilità più efficiente e sostenibile sta parlando?
A cosa serve, e a chi serve, la quarta pista dell’aeroporto di Fiumicino?
Altre Notizie della sezione

Rai diffida il Comune di Sanremo, marchi legati a nostro format
11 Aprile 2025"Non si concedano in licenza ad altre emittenti".

Festival Sanremo, c’è il bando per il partner del Comune
10 Aprile 2025Per le edizioni 2026, 2027 e 2028, con eventuale proroga di due anni.

Cecchettin colpita con 75 coltellate “per inesperienza, non crudeltà”.
09 Aprile 2025Nelle motivazioni in cui spiegano la condanna all'ergastolo, i giudici della Corte d'Assise di Venezia motivano così la scelta di escludere l'aggravante della crudeltà.