Senna ok per l’allenamento, ma Italia sceglie la piscina
Approntato un piano B nel bacino di Vaires-sur-Marne.
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La Senna è balneabile ma l’Italia non rischia e sceglie la piscina in vista della 10 km di nuoto in acque libere prevista per giovedì (per le donne) e venerdì (per gli uomini). “Le analisi sulla qualità dell’acqua i cui risultati sono conformi” hanno reso noto gli organizzatori attraverso un comunicato. Quattro ragazzi junior della Francia hanno fatto da apripista, mentre gli azzurri in gara (Giulia Gabbrielleschi, Ginevra Taddeucci, Domenico Acerenza e Gregorio Paltrinieri), hanno optato per rifinire la preparazione presso una piscina del circuito olimpico. La decisione è stata presa dal Ct Rubaudo, dal tecnico Antonelli e dagli stessi atleti in accordo con la dirigenza federale.
“Ci fidiamo degli organizzatori e delle professionalità medico-scientifiche deputate ai controlli della Senna, ma preferiamo evitare rischi di contaminazioni di qualsiasi genere provando il campo gara – ha spiegato Fabrizio Antonelli -. Abbiamo svolto allenamenti specifici per nuotare pro e controcorrente e abbiamo studiato nel dettaglio il campo gara. Siamo pronti ad affrontare avversari e difficoltà ambientali”. A testare l’acqua della Senna ci ha pensato il coordinatore tecnico Rubaudo: “Ho percorso mezzo giro e ho ricevuto conferma di quanto sapevamo – ha detto -. L’acqua non ha sapore né odore, le correnti sono molto forti. Controcorrente impieghi il triplo del tempo per eseguire lo stesso tratto dal lato opposto. Hanno allargato il passaggio sotto al ponte che ha creato un imbuto durante la gara di triathlon. Ora vado a trasferire le informazioni alla squadra per pianificare al meglio la tattica di gara”. Qualora l’acqua della Senna si rivelasse inadatta alla gara, il Comitato ha individuato un piano B nel bacino di Vaires-sur-Marne, sito non lontano da Parigi sulla Marna, e dedicato alle gare di canoa.
Askanews
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