Sparò al ladro: finisce in carcere.
Il rapinatore già libero
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Nulla da fare. La Suprema Corte ha confermato per Walter Onichini, macellaio di Legnaro (Padova), la sentenza di 4 anni e 11 mesi per tentato omicidio già inflitta in primo e secondo grado. Un duro colpo per l’uomo che nel luglio del 2013 sparò a un ladro che, penetrato nel cortile di casa sua, gli stava rubando la macchina. Il malvivente, il 30enne albanese Elson Ndreca, rimase ferito in modo grave.
In questa vicenda c’è anche quella che può essere considerata una beffa. Perché non è sfuggito il fatto che ad Onichini sia stata inflitta una pena molto più dura rispetto all’immigrato che ha compiuto l’azione criminale. Nel 2019, infatti, Ndreca era stato condannato a 3 anni e 8 mesi per il furto. Ma non è tutto. Perchè lo straniero ora non è in Italia: ha un ordine di espulsione e non può rientrare. Della pena ricevuta l’immigrato ne ha scontato solo una minima parte. L’uomo ora si trova da qualche parte all’estero, dove vive da uomo libero.
Tutta un’altra storia quella del macellaio che ha visto la sua vita andare in rovina in modo improvviso. Un incubo iniziato in una calda sera di estate e che forse segnerà per sempre la sua esistenza. Per l’uomo, infatti, si sono aperte le porte del carcere di Padova. Come se non bastasse in questa storia vi è anche un altro tassello che farà molto discutere. Onichini dovrà dare al ladro anche 25mila euro di risarcimento.
“Non condivido la decisione soprattutto alla luce della modifica della legittima difesa del 2019 e della condanna che lo straniero ha avuto per furto in abitazione, delitto che consente di difendersi a prescindere dalla proporzione con l’offesa”, ha affermato l’avvocato difensore del macellaio, Ernesto De Toni. Quest’ultimo ha spiegato che Ndreca era “illegittimamente presente in Italia, era un ladro professionista domiciliato a Milano dove viveva nel lusso grazie ai furti, quella notte con i suoi complici aveva fatto 300 km per razziare le abitazioni in Veneto nonostante la condanna di tre anni e 8 mesi, è venuto a testimoniare senza che venisse emesso a suo carico l’ordine di carcerazione che l’avrebbe portato in carcere”.
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