Anno: XXVI - Numero 60    
Venerdì 28 Marzo 2025 ore 14:00
Resta aggiornato:

Home » Why not, de Magistris: il Csm e l’Anm di Palamara avallarono stop inchiesta

Why not, de Magistris: il Csm e l’Anm di Palamara avallarono stop inchiesta

Il sindaco di Napoli era il pm che indagava. «Fu una operazione che ha impedito al Paese di conoscere le trame di gravi crimini»

Why not, de Magistris: il Csm e l’Anm di Palamara avallarono stop inchiesta

La cosiddetta «guerra tra Procure» – che vide uno scontro tra magistrati di Salerno e Catanzaro, con i primi che indagarono su colleghi calabresi per le inchieste Poseidon e Why Not che furono sottratte all’allora magistrato Luigi de Magistris – fu «una operazione che ha impedito al Paese di conoscere le trame di crimini di una gravità inaudita». A sostenerlo è proprio de Magistris, oggi sindaco di Napoli, in una intervista al Fatto Quotidiano. Quella vicenda fu avallata da «tutto il Csm presieduto da Napolitano», insiste l’ex pm, mentre l’Anm «era presieduta da Palamara, ora indagato per corruzione, che non esitò a dare la copertura dei vertici della magistratura associata a quella operazione scellerata. A distanza di dieci anni – aggiunge de Magistris – molti dei protagonisti del sistema criminale che distrusse le nostre indagini sono stati indagati a vario titolo. La magistratura di Salerno, dopo dieci anni, ha accertato che le indagini Poseidone e Why Not mi furono illecitamente sottratte. La verità su quello che stavo scoprendo non si saprà mai più per colpa soprattutto di alcuni magistrati e dell’organo di autogoverno che dovrebbe tutelare l’indipendenza dei magistrati».

Fonte: Corriere del Mezzogiorno

© Riproduzione riservata

Iscriviti alla newsletter!Ricevi gli aggiornamenti settimanali delle notizie più importanti tra cui: articoli, video, eventi, corsi di formazione e libri inerenti la tua professione.

ISCRIVITI

Altre Notizie della sezione

Il video che inguaia Prodi.

Il video che inguaia Prodi.

26 Marzo 2025

Nel video diffuso dalla trasmissione 'Di martedì' si vede Romano Prodi mettere la mano nei capelli della giornalista Lavinia Orefici e darle una lieve tirata: la polemica si riaccende.

Archivio sezione

Commenti


×

Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.