Alla Banca di Piacenza una lezione di educazione finanziaria
Per gli alunni della Sant’Orsola e della Giovanni Paolo II
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Oltre all’iniziativa “Progetto Piacenza” promossa da Banca di Piacenza, Consob, Banca d’Italia e Università Cattolica con il coinvolgimento di FEduF, che ha interessato le scuole secondarie superiori della città (con premiazione, al PalabancaEventi, dei vincitori dei partecipanti al corso di educazione finanziaria di Consob e consegna delle borse di studio messe in palio dal popolare Istituto di credito), il Mese di educazione finanziaria ha visto la Banca locale attiva anche nel coinvolgere alunni delle quinte elementari e dei tre anni delle medie, della scuola paritaria Sant’Orsola e della scuola libera Giovanni Paolo II, con una lezione dedicata che ha coinvolto oltre 60 ragazzi accompagnati da genitori e insegnanti, svoltasi nella Biblioteca di Campagna nell’ambito delle Celebrazioni per i 500 anni dell’omonima Basilica, promosse dalla Comunità francescana e dalla Banca di Piacenza.
Obiettivo dell’incontro, far conoscere agli studenti, con un linguaggio semplice, gli elementi che compongono la finanza e l’economia. Questa esigenza nasce dal fatto che i giovani, oggi più che mai, devono occuparsi di economia perché, prima o poi, nella vita dovranno affrontare problemi ad essa afferenti. Per poter prendere delle decisioni occorre conoscere la materia, tanto più in ambito finanziario ed economico, e per evitare errori o peggio essere truffati, è bene conoscere le basi di tali materie. Per poter fare delle scelte responsabili, che quotidianamente si è chiamati a fare, occorre avere una sufficiente base culturale.
Nella lezione di educazione finanziaria – condotta dal condirettore generale della Banca Pietro Coppelli – sono stati affrontati principalmente tre argomenti: il reddito, il risparmio e gli investimenti. Ai giovani presenti il dott. Coppelli ha spiegato cosa si intenda per reddito e come si formi, sottolineando che è il lavoro la principale fonte di reddito. Ha distinto le caratteristiche di lavoro dipendente da quello autonomo. Per meglio rendere l’idea ai giovani studenti, ha fatto l’esempio della paghetta che ricevono dai genitori o dai nonni a compenso di un loro piccolo lavoretto, paghetta che rappresenta il loro reddito. Parlando di reddito lordo, è stato affrontato anche l’argomento delle tasse che lo Stato applica ai redditi prodotti, e la loro finalità.
Un approfondimento è stato compiuto su come il reddito netto vada speso, oltre a un’accurata spiegazione in merito alle spese correnti, distinguendole da quelle definite da Coppelli «spese non indispensabili». Sul bilanciamento tra reddito e spese, sono stati portati alcuni esempi e si è accennato di pianificazione finanziaria e budget. Il condirettore generale ha spiegato che il reddito che non viene speso ma che viene accantonato rappresenta il risparmio, importante soprattutto per poter far fronte, con serenità, a quelle spese straordinarie che si potrebbero verificare nel corso della vita. Dal risparmio si è quindi passati agli investimenti, necessari per proteggere il risparmio stesso dall’inflazione.
Per far comprendere questi argomenti, il dott. Coppelli ha usato esempi che hanno permesso ai giovani studenti di comprenderne i meccanismi. Sono state ricordate, inoltre, le cinque regole – pubblicizzate dalla Banca in tutte le filiali – che devono essere tenute presenti prima di fare un investimento: abbi cura dei tuoi soldi, informati bene, confronta più prodotti, non firmare se non hai compreso, più guadagni più rischi.
Nel parlare delle varie forme di investimenti, dal libretto di risparmio, alle obbligazioni ecc, il relatore ha spiegato, con l’espressione “non mettere tutte le uova nello stesso paniere”, il tema della diversificazione. In conclusione, il dott. Coppelli ha spiegato la funzione della banca e ricordato ai giovani studenti di stare molto in guardia dai rischi informatici, dando alcuni utili consigli. Numerose le domande fatte dal giovane pubblico, a conferma di come il tema sia d’interesse. Gli argomenti trattati sono stati accompagnati da simpatiche slide, che hanno aiutato i giovani a comprende meglio gli argomenti
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