Arriva il rimborso del bollo auto. Ecco come ottenerlo velocemente
È possibile presentare una semplice domanda e ottenere la restituzione di questo famigerato balzello, che deve essere pagato ogni anno.
L’estate del 2022 si porta dietro una serie di novità a dir poco succulente, per quanti siano proprietari di un veicolo e devono pagare regolarmente il bollo auto. Il suo pagamento dovrà avvenire l’ultimo giorno del mese successivo rispetto a quello dell’immatricolazione della propria autovettura. Molti nostri lettori, si ricorderanno che nel periodo del lockdown, il Governo aveva introdotto alcune agevolazioni, che prevedevano che il pagamento sarebbe potuto avvenire in periodi e tempi leggermente più lunghi. La fase più critica della pandemia è stata superata, e adesso le scadenze sono tornate quelle di un tempo: il bollo auto dovrà essere saldato entro la scadenza relativa all’immatricolazione della macchina. Ma la vera e propria novità, introdotta nella calda estate del 2022, è la possibilità di richiederne il rimborso. Ed ottenerlo immediatamente. Ma scopriamo come funziona.
Bollo auto: come ottenerne il rimborso
La gestione ed il monitoraggio completo e totale del bollo auto è stato delegato all’Aci. Accedendo direttamente sul suo sito internet sarà possibile scaricare e compilare il modulo ufficiale per ottenere il rimborso. La richiesta dovrà essere presentata, su carta semplice o tramite Pec, direttamente agli uffici della Regione di residenza. Ovviamente nella domanda dovranno essere allegate tutte le generalità del richiedente e dovrà essere indicato il modo in cui si vorrà chiedere il rimborso.
Sono diverse le motivazioni che possono portare un contribuente a chiedere il rimborso del bollo auto. In base alle motivazioni che hanno portato a presentare questa domanda, diversi sono i documenti da presentare. Nel caso in cui si sia effettuato un doppio pagamento, sarà necessario allegare la ricevuta del versamento da farsi rimborsare e la ricevuta del versamento ordinario. Nel caso in cui si sia pagato troppo, dovrà essere allegata una fotocopia del pagamento in eccesso. Quando, invece, si è effettuato un versamento non dovuto, sarà necessario inviare l’originale della ricevuta di versamento del bollo auto da rimborsare e la fotocopia dell’atto da cui risulti che il pagamento non è dovuto.
Il bollo auto può essere rimborsato anche nel momento in cui lo si abbia pagato benché si sia proceduto a rottamare il proprio veicolo: in questo caso il rimborso sarà parziale e non totale. Un altro caso nel quale si può avere diritto al rimborso del bollo auto è quando siano scattate le agevolazioni della Legge 104, dopo che si è già provveduto ad effettuare il versamento della tassa. In questi casi si avrà diritto al rimborso immediato.
Legge 104, quando si ha diritto al rimborso
Proviamo a soffermarci un attimo e a verificare quando spetti la possibilità di ottenere il rimborso del bollo auto per chi stia beneficiando delle agevolazioni legate alla Legge 104. L’esenzione permanente del pagamento della tassa spetta ai disabili ai quali sia intestato il veicolo. Valgono gli stessi limiti di cilindrata che condizionano l’Iva al 4%:
- 2.000 centimetri cubici per le auto con motore a benzina;
- 2.800 centimetri cubici per quelle diesel.
Potranno ottenere l’esonero dal pagamento del bollo auto anche i familiari che siano intestatari del veicolo, purché il disabile, al quale sono riconosciute le agevolazioni della Legge 104 risulti essere a loro carico. Questa esenzione spetta per un solo veicolo, anche se al disabile o ai suoi parenti dovessero risultare essere intestate più vetture.
Come si richiedere l’esenzione grazie alla Legge 104
Per riuscire ad evitare di pagare il bollo auto, il disabile – solo e soltanto per il primo anno – dovrà presentare agli uffici competenti della regione di residenza tutta la documentazione prevista. La domanda dovrà essere presentata entro 90 giorni dal termine entro il quale dovrebbe essere pagato il tributo.
Nel dettaglio, il modulo per la richiesta di esenzione dovrà essere presentato, di norma, all’Ufficio Tributi della propria Regione. Tuttavia, qualora tale ufficio non fosse presente nella propria regione, l’esenzione sarà riconosciuta dall’Agenzia delle Entrate ovvero dall’Aci. A fronte della disomogeneità dell’ente chiamato ad accertare il diritto all’agevolazione, è bene contattare il proprio comune per sapere dove fare domanda.
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