Anno: XXVI - Numero 07    
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Aumenta ancora la fiducia di famiglie e imprese

Ad aprile l'indice sale per il terzo mese consecutivo per i consumatori mentre per le imprese si tratta del secondo rialzo di seguito.

Aumenta ancora la fiducia di famiglie e imprese

Continua a migliorare la fiducia di imprese e consumatori. In particolare, segnala l’Istat il clima di fiducia delle aziende sale per il secondo mese consecutivo e si riporta sul livello di luglio 2022 il valore più elevato negli ultimi 10 mesi.

Per quello dei consumatori si tratta invece del terzo mese in crescita consecutivo con il ritorno su livelli che non si vedevano da marzo 2022

I consumatori 

Nel dettaglio, l’indice del clima di fiducia dei consumatori passa da 105,1 a 105,5, mentre quello del clima di fiducia delle imprese sale da 110,1 a 110,5. Le serie componenti l’indice di fiducia dei consumatori evidenziano variazioni eterogenee: il clima economico e quello corrente aumentano passando, rispettivamente, da 117,4 a 119,0 e da 99,5 a 100,2; il clima personale rimane sostanzialmente stabile (da 101,0 a 100,9), mentre il clima futuro diminuisce da 113,5 a 113,3.

Le imprese

Per quanto riguarda le imprese, il clima di fiducia migliora nei servizi di mercato (da 103,9 a 105,5), grazie al contributo positivo dei servizi turistici e dei servizi alle imprese, e anche nelle costruzioni (da 159,1 a 164,2), dove la crescita è sostenuta principalmente dal settore della costruzione di edifici. 

Nella manifattura l’indice è stimato in diminuzione (da 104,1 a 103,0); la dinamica negativa è diffusa a tutti i principali raggruppamenti di industrie (beni di consumo, intermedi e strumentali). Anche nel commercio al dettaglio si evidenzia un peggioramento del clima di fiducia (l’indice passa da 115,7 a 113,0) dovuto quasi esclusivamente all’evoluzione negativa della fiducia nella distribuzione tradizionale. Nelle costruzioni tutte le variabili registrano un andamento positivo mentre nei servizi di mercato opinioni sull’andamento degli affari e aspettative sugli ordini in miglioramento si uniscono a giudizi sugli ordini in peggioramento. Nella manifattura e nel commercio al dettaglio tutte le componenti si deteriorano. 

L’analisi

L’aumento della fiducia dei consumatori certificato dall’Istat è “effetto Pasqua“. Lo afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, secondo cui “la voglia di vacanze e di normalità degli italiani hanno certo contribuito a sostenere l’ottimismo dei consumatori. Il calo dei prezzi di luce e gas, dovuto al secondo inverno più caldo di sempre in Europa, hanno per ora nascosto la decisione del Governo di ripristinare gli oneri di sistema sulle bollette. Tutti nodi, pero’, che torneranno subito al pettine se nei mercati all’ingrosso dell’energia si verificheranno le speculazioni della scorsa estate”. “Non per niente già oggi ci sono le prime avvisaglie negative. Se, infatti, migliorano i giudizi sulla situazione economica dell’Italia, quelli sulla famiglia peggiorano, anche se impercettibilmente. Si deteriorano anche le attese sulla situazione economica dell’Italia, da -18,9 a -21,8″ prosegue Dona. “Insomma, nel complesso sale la fiducia, ma non per tutte le sue componenti. Ecco perché il Governo farebbe bene a dare una svolta alla sua politica economica, per ora troppo fiacca per incidere sulla condizione reale delle famiglie” conclude Dona

 

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