Balneari abusivi. Lotta tra Governo e Regione Toscana su chi è ‘più meglio’
I balneari continuano ad occupare le spiagge demaniali dal 2006, quando avrebbero dovuto mollare perché le stesse fossero gestite da chi avesse vinto gare ad hoc.
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Occupazione che si tinge di iniziative del potere per aggiudicarsi la paternità di chi procrastina questa occupazione e, quindi, è amico dei balneari, che votano, hanno famiglie, c’è l’indotto, bla bla come se non fosse così per tutti e le regole servissero a farci tutti uguali… ma c’è qualcuno che invece si vuole che sia più uguale di altri, a danno dei consumatori.
La lotta per questa paternità oggi è tra Governo nazionale e Regione Toscana.
Il Governo (ministro Raffaele Fitto, candidato a commissario Ue) ha preparato e fatto approvare una legge che garantisce continuità dell’occupazione, prorogando fino al 2028 l’attuale situazione, configurandone un’altra che garantisce continuità di illegalità e non-concorrenza. Uno dei meccanismi della vicenda sono gli indennizzi che i subentranti nella gestione delle spiagge dopo aver vinto le gare, dovrebbero pagare agli uscenti… che in questi quasi venti anni di guadagni e attività illegale hanno pagato affitti allo Stato (da cui il danno erariale) come se avessero un piccolo garage in una qualsiasi periferia urbana.
Su questi indennizzi la Regione Toscana ha anticipato il governo ed ha approvato una sua legge che prevede un proprio meccanismo di indennizzi.
Apriti cielo! I balneari sono roba nostra – dice il Governo. No, è nostra – dice la giunta della Toscana. E il governo fa ricorso alla Corte per presunta incostituzionalità della legge toscana, perché le proprie disposizioni per gli indennizzi sono “più meglio” di quelle dei sinistri toscani. Sì! Proprio “più meglio”, perché nel totale analfabetismo istituzionale (economico ed europeo)… non può che essere questo il loro modo di esprimersi.
In questa lotta per la roba, “c’è il dramma” dei leghisti toscani che hanno votato a favore del provvedimento della Giunta sinistra, in tilt totale perché il ricorso alla Corte Costituzionale viene dal ministro leghista agli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli… e, siccome non possono dar torto al loro ministro, dicono che, senza far caso agli aspetti legali/istituzionali, avevano votato a favore come atto politico. Appunto, anche i nostri leghisti nella logica del “più meglio”, la politica avulsa dal diritto. Un piccolo spaccato sui partiti che mandiamo a rappresentarci… fa sempre bene.
Tutta questa sceneggiata – è bene ricordarlo – ha come conseguenza la mancanza di concorrenza nella gestione delle spiagge demaniali, per cui i prezzi dei servizi non sono al ribasso, e la qualità non è in aumento, ma sono solo per spese e guadagni dei gestori. Il non-mercato! Il consumatore paga. Poi c’è la sceneggiata della violazione delle leggi da parte di chi è deputato a farle… e noi – comuni mortali – dovremmo farci governare ed amministrare da loro….
Articolo di Vincenzo Donvito Maxia (Aduc)
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