Banca di Piacenza, crescono redditività e solidità
L’Assemblea dei Soci riunita al PalabancaEventi ha approvato all’unanimità il Bilancio 2023.
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L’Assemblea della Banca di Piacenza – tenutasi sabato 20 aprile nella Sala Corrado Sforza
Fogliani del PalabancaEventi (e nelle altre sale collegate) con la partecipazione di oltre un
migliaio di Soci – ha approvato il bilancio dell’esercizio 2023, che chiude con un utile netto
di 29,97 milioni di euro (20,61 nel 2022), in crescita del 45,41%.
L’Assemblea ha approvato la proposta del Consiglio di amministrazione di corrispondere un
dividendo di 1,10 euro per azione in contanti, oltre a 0,491 euro tramite l’assegnazione di
un’azione ogni 100 possedute e così per un totale unitario lordo di 1,591 euro ad azione
(1,10 nel 2022). In merito alla parte in contanti, è stata approvata la possibilità per ciascun
azionista di optare, in alternativa all’accreditamento in conto, per il pagamento del
dividendo in tutto o in parte tramite l’assegnazione di azioni della Banca, nel rapporto di
un’azione ogni 45 detenute.
La solidità patrimoniale dell’Istituto è confermata da un CET1 Ratio e da un Total Capital
Ratio entrambi pari al 18,18%, coefficienti che si posizionano su valori notevolmente
superiori ai requisiti minimi regolamentari e al di sopra dei valori normalmente riscontrati
nel sistema bancario italiano.
Sul fronte della massa amministrata, si evidenzia una variazione positiva della raccolta
diretta da clientela, passata da 3.130,9 a 3.183,3 milioni di euro, con una crescita
dell’1,67%, raggiunta grazie alla dinamica della raccolta da clientela ordinaria, che aumenta
del 2,16%. La raccolta indiretta è passata da 2.937,5 a 3.284,9 milioni di euro, mostrando un
incremento dell’11,83%, dovuto principalmente all’aumento del risparmio amministrato
(+53,50%) per effetto, in particolare, della maggiore attrattività dei tassi dei titoli
governativi.
Il volume degli impieghi alla clientela, al netto delle rettifiche di valore, si è collocato a
2.224,2 milioni di euro, con un aumento del 5,03% rispetto al 31 dicembre 2022 (2.117,7
milioni di euro). Nel 2023 sono stati erogati più di 470 milioni di nuovi mutui (+18,18%
rispetto all’anno precedente), con il comparto dei mutui chirografari che ha registrato un
aumento del 42,97% rispetto al 2022. In controtendenza rispetto al sistema, che ha registrato
impieghi in calo del 4,2%, la Banca conferma la propria capacità di dare sostegno a famiglie
e imprese.
Il conto economico ha visto il margine di interesse in significativo incremento rispetto
all’esercizio precedente (83,6 milioni contro i 63,3 del 2022), a seguito dell’aumento dei
tassi di mercato. Le commissioni nette, pari a 44,7 milioni, risultano sostanzialmente in
linea con il 2022 (+0,74%). Il margine d’intermediazione si è attestato a 122,1 milioni, in
aumento del 17,84% rispetto all’esercizio precedente (103,6 milioni).
Il risultato netto della gestione finanziaria chiude in aumento di 22,3 milioni (+23,77%
rispetto al 2022), grazie anche ad un minor costo del credito verso la clientela (5,9 milioni di
euro di rettifiche di valore a fronte di 9,7 milioni nel 2022), pur avendo mantenuto un buon
presidio del rischio per quanto riguarda i crediti deteriorati e aver incrementato quello dei
crediti in bonis. Per quanto riguarda le sofferenze – che sono scese allo 0,23% del totale
degli impieghi netti, in ulteriore calo rispetto allo 0,33% del 2022 – gli indicatori di
rischiosità del portafoglio crediti risultano migliori della media di sistema (0,98% – fonte
ABI “Monthly Outlook”: dato al mese di dicembre 2023). Il rapporto dei crediti deteriorati
netti sugli impieghi netti si è ridotto all’1,70% (1,94% nel 2022) e il grado di copertura dei
crediti deteriorati è pari al 56,68%.
I costi operativi presentano un incremento di 8,5 milioni rispetto al 2022. All’interno
dell’aggregato, la voce “spese per il personale”, +1,9 milioni di euro, risulta influenzata
principalmente dall’aumento delle retribuzioni a seguito del rinnovo del contratto nazionale,
mentre la voce “altre spese amministrative”, al netto dell’incremento dell’imposta di bollo,
mostra valori in linea con l’esercizio precedente. La voce “Accantonamenti netti ai fondi per
rischi e oneri” (+6,9 milioni rispetto al 2022) risulta gravata in prevalenza
dall’accantonamento stanziato per la copertura degli oneri derivanti dal salvataggio della
società di assicurazioni Eurovita S.p.A.
In ulteriore costante progresso anche quest’anno il numero dei Soci (+ 0,89%) e il numero
dei conti correnti (+1,32%), con oltre 6 mila nuovi rapporti.
L’Assemblea ha anche determinato il prezzo di ogni azione della Banca, confermato in euro
49,10.
L’Assemblea ha poi eletto i Consiglieri proposti dal Consiglio di amministrazione: la
signora Elisabetta Curti e i signori Valter Lazzari, Giovanni Antonio Locatelli e Antonio
Rebecchi.
L’Assemblea, tenutasi anche in sede straordinaria, ha approvato alcune modifiche allo
Statuto sociale, anche in adeguamento agli Orientamenti della Banca d’Italia sulla
composizione e sul funzionamento dei Consigli di amministrazione delle banche meno
significative (LSI).
Presso l’Ufficio Relazioni Soci della Sede centrale è a disposizione dei Soci interessati il
fascicolo di Bilancio.
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