Cashback sanitario: rimborso immediato del 19% delle spese mediche. Come funziona .
Non sarà più necessario attendere il momento della dichiarazione dei redditi per scaricare il 19% della spesa sanitaria, il rimborso infatti sarà immediato
La misura del cashback fiscale con priorità alle spese socio-sanitarie è uno dei principi della delega fiscale, che dopo sette mesi di scontri mercoledì 22 giugno ha avuto il via libera della Camera con 322 voti a favore, 43 contrari e cinque astenuti e ora passa al Senato.
Come prevede il testo coordinato della delega fiscale, il cashback sarà applicato con priorità alle spese di natura socio-sanitaria. Gli emendamenti e le riformulazioni, frutto dell’accordo tra la maggioranza e il governo, sono ancora da approvare. Il governo, nella trattativa per la riforma del fisco, ha accolto le indicazioni del M5s in termini di rimborsi. Parlando di detrazioni, infatti, il testo prevede che avverrà subito il rimborso delle spese sanitarie e non si dovrà più attendere il momento della dichiarazione dei redditi. I cittadini potranno scaricare il 19% della spesa solamente per gli acquisti tracciabili per visite mediche o per l’acquisto di medicinali.
Il cashback sanitario prevede che il rivenditore, quindi ad esempio medico o farmacista, al momento di comunicare all’anagrafe tributaria la spesa sostenuta, indichi anche la volontà di quest’ultimo di ottenere cashback. Non mancano però una serie di vincoli affinché la misura venga approvata. L’ostacolo principale riguarda il passaggio dalle classiche detrazioni attuali all’accredito sul conto corrente, che partirà solamente in seguito del riordino delle tax expenditures, con la riduzione o l’eliminazione degli sconti fiscali. Importante poi ricordare che non si tratta del cashback voluto dal governo Conte ed eliminato da quello Draghi. Le spese sono infatti già riconosciute dal fisco e non riguardano spese pubbliche.
Fino a questo momento, per scaricare le spese sanitarie relative alle visite mediche, agli esami diagnostici, all’acquisto di farmaci e di dispositivi medici, bisognava inserirle all’interno della dichiarazione dei redditi e, solamente in un secondo momento, si riceveva il rimborso da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Per poter accedere al cashback pari al 19% che dovrebbe essere immediato, sarà necessario effettuare i pagamenti attraverso degli strumenti tracciabili e le figure professionali coinvolte, ovvero i medici e i farmacisti, dovranno comunicare all’anagrafe tributaria che il contribuente è intenzionato a ottenere il rimborso fiscale.
Questo dovrebbe essere immediato e notificato tramite l’App Io. Il metodo è analogo a quello già utilizzato per il vecchio cashback che prevede l’inserimento dei propri dati e dell’Iban per ricevere gli sconti.
Ad ogni modo, il contribuente può scegliere se aderire o meno alla nuova formula. Qualora preferisse l’opzione tradizionale, può procedere con la consueta compilazione della dichiarazione dei redditi tramite modello 730.
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