Certificazione di qualità, le linee guida degli Ingegneri per gli ordini professionali tecnici
Presentate le "Linee guida per la certificazione Uni En Iso 9001:15 degli ordini degli ingegneri e degli altri ordini professionali tecnici"
In evidenza

Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri presenta le “Linee guida per la certificazione Uni En Iso 9001:15 degli ordini degli ingegneri e degli altri ordini professionali tecnici“, redatte dall’Ordine degli Ingegneri della provincia di Terni, a cui il Consiglio Nazionale ha concesso il patrocinio, nella convinzione che “l’introduzione di un sistema di gestione della qualità a norma UNI EN ISO 9001:15 possa agevolare notevolmente l’operato degli ordini professionali rendendo migliore il rapporto con gli iscritti e più sicuro lo svolgimento dell’attività istituzionale.
Le linee guida forniscono spiegazioni dei requisiti normativi per semplificare la comprensione di ciò che è necessario predisporre ed attuare per essere conformi al requisito stesso, ed esempi applicativi, che possono essere considerati come dei suggerimenti nell’adozione di un Sistema di Gestione per la Qualità (SGQ).
Il documento è un percorso ragionato nell’esplorazione dei requisiti della Norma, per cogliere la completezza dell’approccio sistemico di riferimento, i requisiti di specifica importanza per l’ambito ISO 9001, le valenze di virtuoso rafforzamento della gestione dei processi nei soggetti interessati e in definitiva la costruzione delle condizioni adeguate a perseguire il miglioramento continuo nel tempo dei risultati ottenuti. A tal proposito sono incluse esemplificazioni operative ed approfondimenti metodologici.
Certificazione di qualità e norma UNI EN ISO 9001:15
Secondo i redattori delle linee guida, gli ordini professionali – in Italia esistono 26 tipologie di ordini e collegi professionali che contano, approssimativamente, oltre 2 milioni e 300 mila iscritti – possono trarre molti benefici dall’introduzione di un sistema di gestione della qualità secondo la norma UNI EN ISO 9001:15:
presenza di una mappatura dei processi, di un manuale di gestione e di procedure che consentano ai Consiglieri, fin dal loro insediamento, di comprendere pienamente le attività che l’ordine svolge, le modalità di svolgimento e i ruoli e le responsabilità delle funzioni coinvolte;
presenza di strumenti finalizzati a valutare esigenze e soddisfazione degli iscritti rispetto all’operato dell’Ordine;
introduzione di un piano di miglioramento che ha come obbiettivo l’accrescimento della soddisfazione dell’iscritto (basata sulle valutazioni di cui al punto precedente) ed una sempre maggior efficacia della gestione delle attività;
presenza di strumenti di sorveglianza e controllo che rappresentano per il Consiglio un essenziale strumento per verificare l’allineamento della gestione con gli obblighi di conformità previsti da leggi cogenti e impegni assunti nonché un chiaro indicatore sul corretto perseguimento degli obiettivi stabiliti di miglioramento;
introduzione di processi di riesame e momenti di valutazione periodica che consentano di mantenere il sistema sotto controllo, verificarne l’attuazione e apportare le opportune modifiche in relazioni alle eventuali variazioni del contesto e delle esigenze ed aspettative delle parti interessate.
Particolare attenzione è dedicata al Capitolo 4 della norma, che prevede una attenta analisi delle possibili interazioni tra l’Organizzazione che intende applicare un SGQ a norma ISO 9001:15 e tutto ciò che può in qualche modo influenzare la capacità di conseguire i risultati attesi per il proprio SGQ. Per raggiungere tale obiettivo la norma richiede di:
individuare e comprendere i fattori interni ed esterni rilevanti per le finalità del sistema stesso;
determinare le parti interessate rilevanti per il sistema ed i bisogni e le aspettative di dette parti che risultano rilevanti per le finalità del sistema;
determinare i confini e l’applicabilità del SGQ stabilendo quindi il campo di applicazione del sistema stesso.
Un’attenta analisi del contesto, consente all’Ordine di identificare e valutare i principali rischi e stabilire quale strategia di gestione risulti più opportuno adottare. La valutazione dei rischi, così come la valutazione del contesto offrono spunti per l’identificazione dei necessari obiettivi di miglioramento per la qualità che siano coerenti con la politica sottoscritta dal Consiglio e indirizzati al miglioramento dei servizi offerti e di tutto quanto attiene al sistema.
Il miglioramento continuo è uno dei pilastri fondamentali dei SGQ identificando una modalità operativa ricorsiva e tendente a valorizzare tutte le informazioni fornite dal sistema per identificare spunti di miglioramento.
Tra le attività di monitoraggio di maggior rilevanza per gli Ordini Professionali, vi è quella finalizzata al monitoraggio della percezione dell’iscritto riguardo al grado in cui le sue esigenze e aspettative sono state soddisfatte che può essere condotta mediante indagini sugli iscritti, informazioni di ritorno degli stessi sui servizi erogati o altro.
L’Ordine Professionale che intenda implementare un Sgq deve determinare e selezionare le opportunità di miglioramento perseguibili e attuare ogni azione necessaria per soddisfare i requisiti degli iscritti e degli altri portatori di interesse al fine di accrescerne la soddisfazione. Tali azioni devono essere indirizzate sia al miglioramento dei servizi, anche per affrontare proattivamente le esigenze e le aspettative future, sia alla correzione, la prevenzione o la riduzione degli effetti indesiderati.
Altre Notizie della sezione

Londra, più di 30 Paesi per coalizione dei volenterosi
17 Marzo 2025Lo ha dichiarato una portavoce di Downing Street.

Rai: c’è accordo in maggioranza
17 Marzo 2025Le nomine approderanno giovedì in Cda ma, apprende l'Adnkronos, non dovrebbero limitarsi alle testate.

Ora legale 2025, ci siamo: ecco quando spostare le lancette
17 Marzo 2025Il cambio dell’ora è in arrivo e, come ogni anno, porterà con sé qualche piccolo disagio ma anche più luce nelle ore serali.