Anno: XXV - Numero 235    
Venerdì 20 Dicembre 2024 ore 19:45
Resta aggiornato:

Home » Cna Catania: fallimento della Zes Unica

Cna Catania: fallimento della Zes Unica

In Sicilia per le piccole imprese il contributo passa dal 60% al 10%.

Cna Catania: fallimento della Zes Unica

La disposizione del 22 luglio del direttore dell’Agenzia delle entrate ha reso noto che l’ammontare delle richieste delle imprese per il contributo per gli investimenti nella Zona economica speciale per il Mezzogiorno è di quasi 9 miliardi e 500 milioni, a fronte di un miliardo e 670 milioni di risorse disponibili. Questo determina che la percentuale del credito d’imposta effettivamente fruibile sarà pari al 17,6%. In Sicilia, dunque, il contributo a fondo perduto, invece che corrispondere al 60% dell’investimento per le piccole imprese, diverrà un risibile 10,6%, per le medie 8,8%.

«Tutto ciò non fa altro che confermare le nostre preoccupazioni lanciate in più occasioni, specie durante l’ultima assemblea territoriale dedicata proprio a questo tema. Il dato ufficiale fornito dall’Agenzia delle entrate unito alla totale assenza di autorizzazioni uniche a oggi rilasciate, alla soglia minima di investimento di 200 mila euro e, soprattutto, al mancato rinnovo del credito d’imposta per il Mezzogiorno (sostituito appunto dal credito d’imposta Zes) sono l’ennesima riprova del progressivo svuotamento di significato di una idea forte che per anni ha di fatto soltanto illuso gli imprenditori siciliani. A ben vedere, la precedente soluzione (con zone economiche speciali perimetrate e credito d’imposta del Mezzogiorno) appare oggi assai più utile dell’ultima formula rinvenuta. Non solo per la dotazione incommensurabilmente più alta (complessivamente oltre 30 miliardi), ma anche per la odierna totale assenza di una coerente visione strategica sullo sviluppo dei vari territori». Lo hanno dichiarato Floriana Franceschini e Andrea Milazzo, rispettivamente presidente e segretario di Cna Catania.

«Ma c’è di più: le pessime nuove indurranno non pochi piccoli imprenditori a rinunciare al proprio progetto di investimento. Il risultato finale sarà sì l’innalzamento dell’intensità dell’aiuto, ma – tagliati ulteriormente fuori i piccoli – a tutto vantaggio delle realtà più grandi.

Insomma, sempre più lo strumento Zes pare essere destinato a un depotenziamento totale della sua filosofia di partenza. Non si tratta di diverse visioni politiche, ma di credere o meno in qualcosa. Purtroppo, come facilmente prevedibile», hanno concluso Franceschini e Milazzo, «sembra si sia imboccata la strada dell’ennesima debacle. Per il Sud, per la Sicilia, per Catania. Si è davvero riusciti a fare la zona economica speciale più inutile del mondo».

© Riproduzione riservata

Iscriviti alla newsletter!Ricevi gli aggiornamenti settimanali delle notizie più importanti tra cui: articoli, video, eventi, corsi di formazione e libri inerenti la tua professione.

ISCRIVITI

Altre Notizie della sezione

Rischio sismico: serve un nuovo approccio

Rischio sismico: serve un nuovo approccio

20 Dicembre 2024

Il principale ostacolo alla realizzazione di un Piano organico di messa in sicurezza degli immobili è la mancanza di dati puntuali sul loro stato di salute.

Archivio sezione

Commenti


×

Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.