Anno: XXV - Numero 196    
Venerdì 25 Ottobre 2024 ore 13:00
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Dal Pd a LeU, la pioggia di modifiche chieste dai partiti al Recovery Plan

Tutti rilanciano su Sanità, opere e tech

Dal Pd a LeU, la pioggia di modifiche chieste dai partiti al Recovery Plan

Sono numerosi e importanti i punti della bozza di Recovery Plan che i partiti della maggioranza chiedono al premier Conte di cambiare: addirittura 61 quelli sottolineati con la matita blu da Italia Viva, ed anche Leu ha inviato al presidente Conte un documento con diversi punti del Piano cambiati o sbianchettati. Entro martedì arriveranno anche le osservazioni del Pd che, a livello di contenuti, non sono dissimili da quelli dei due alleati, anche se in casa Dem l’atteggiamento verso il premier è più dialogante. Dopo l’imminente presentazione da parte di M5s del proprio parere, spetterà al premier tentare una sintesi, piuttosto complessa visto che le proposte del partito di Renzi collidono con quelle di M5s su questioni dirimenti per il Movimento, come il Mes e l’Alta velocità. Intanto da domani al Mef il ministro Roberto Gualtieri incontrerà le delegazioni dei partiti sulle diverse ipotesi sulle poste da assegnare ai vari capitoli di spesa.

I primi a consegnare a Giuseppe Conte le proprie osservazioni sono stati i capigruppo dei Leu, Federico Fornaro e Loredana De Petris, che in una nota hanno spiegato i rilievi, a partire da quello sui “soli 9 miliardi” previsti per la sanità, peraltro critica mossa anche da Iv e Pd.

Per Leu le priorità sono “Salute, ambiente, infrastrutture sociali, istruzione e ricerca, mobilità sostenibile e Mezzogiorno”: anche la Bozza messa a punto da Conte ha titoli simili, ma Leu li declina in modo assai diverso, con maggiori risorse sul sociale considerato fattore di crescita anche economica. Per esempio sull’ambiente niente “greenwashing e dispersione delle risorse in microprogetti”: per capire questo punto Leu sottolinea che si deve puntare all’idrogeno verde e non a quello blu (caro alle nostre maggiori imprese energetiche) con “un uso solo residuale del gas come risorsa energetica”. E ancora “maggiori investimenti nella forestazione urbana e nell’economia circolare, nonchè nella transizione energetica dell’edilizia residenziale pubblica”. Leu definisce “errore grave” il “non aver considerato le infrastrutture sociali come asse strategico”, così come “la quasi scomparsa dalla bozza degli investimenti volti a colmare il divario tra il Sud e il resto d’Italia”.

In buona parte simili sono le osservazioni del Pd, già anticipate nell’incontro a Palazzo Chigi prima di Natale. Anche per il Nazareno la transizione ecologica non può ridursi al “greenwashing” ma deve puntare a investimenti nell’innovazione. In più, non vanno finanziati solo alle imprese già presenti sul mercato, che hanno maggiori capacità di finanziarsi sul mercato, ma anche le start up più innovative, nelle quali i giovani cervelli italiani potranno esprimersi. Come il segretario Nicola Zingaretti ha spesso ripetuto, l’Italia del post Covid deve essere più giusta di quella pre-Covid, quindi investimenti su parità di genere, istruzione (gratis dall’asilo all’università), infrastrutture sociali, la Cultura e commercio, il settore che verrà travolto dal commercio digitale. E ancora più fondi alla Sanità rispetto ai 9 miliardi e un focus sul Mezzogiorno. Quanto alla Cabina di Regia, come già chiarito con Conte, essa deve essere sussidiaria, cioè di supporto, e non sostitutiva delle Pubbliche amministrazioni, sia centrali che locali.

Matteo Renzi ha definito “senz’anima” il Piano di Conte ed ha lanciato un acronimo, cioè CIAO per indicare i punti cardine del contro-piano di IV (Cultura, Infrastrutture, Ambiente, Opportunità); un Ciao, ha precisato non indirizzato a Conte.Certo nelle proposte di Iv i soldi per la Sanità vengono tutti attinti dal Mes, per liberare i 9 del Recovery e indirizzarli alla Cultura, mentre l’Alta Velocità dovrebbe collegare Palermo e Catania a Milano e Trieste. Punti indigesti a M5s.

La proposta sul Recovery Plan del M5S ”è pronta e nei prossimi giorni la discuteremo con le altre forze di governo. Proprio nel solco dello spirito con cui si è aperta questa nuova prospettiva europea, al centro ci sono i giovani, che hanno già pagato lo scotto di due crisi, a causa di leggi che precarizzavano il lavoro e dei tagli ai servizi pubblici essenziali, come la scuola. Sono proprio gli investimenti nell’istruzione, oltre a digitalizzazione e svolta green, quelli che dovranno avere la priorità”. Lo dichiarano il capo politico del M5S Vito Crimi e il capodelegazione Alfonso Bonafede.

Oggi Movimento 5 Stelle e Partito Democratico; mercoledì Italia Viva, Liberi e Uguali ed Autonomie. Questo, a quanto si apprende, lo schema di massima degli incontri fra le forze politiche di maggioranza, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e il ministro degli Affari Europei, Vincenzo Amendola.

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