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Debiti col Fisco, pagare a rate è più facile.

Ecco come fare

Debiti col Fisco, pagare a rate è più facile.

Il decreto Ristori ha introdotto delle agevolazioni per i contribuenti che non riescono a pagare i propri debiti col Fisco. Soprattutto con la ripresa delle attività di riscossione, con l’invio di cartelle dal primo settembre, dopo che era stata sospesa per l’emergenza Covid. È possibile pagare i debiti con il Fisco anche a rate.

Dall’inizio del mese di settembre l’attività della Riscossione è ripresa, ma le difficoltà economiche causate dall’emergenza sanitaria, rendono ancora difficile il saldo dei contenziosi aperti con l’Erario, da parte dei contribuenti.

Il decreto Ristori (137/2020) ha previsto delle agevolazioni valide fino al 31 dicembre 2021: si può richiedere la rateizzazione delle cartelle fino a 10 rate e viene introdotta una nuova possibilità a chi era rimasto escluso dalla pace fiscale.

Come spiega l’ Agenzia delle Entrate,  i contribuenti che non riescono a pagare quanto dovuto in un’unica soluzione “possono chiedere la rateizzazione del debito e avvalersi, in questo particolare momento, delle agevolazioni introdotte dal decreto Ristori (DL 137/2020) fino al 31 dicembre 2021”. Per le richieste presentate entro il 31 dicembre 2021, il decreto Ristori ha elevato da 60 a 100mila euro la soglia di debito per il quale basta una semplice domanda, senza la necessità di dover presentare la documentazione che attesti lo stato di difficoltà economica, “per ottenere l’ammissione automatica alla dilazione ordinaria fino a 6 anni (72 rate)”.

Sempre per tutte le richieste che arriveranno all’Agenzia entro il 31 dicembre 2021, “la legge ha disposto la possibilità di beneficiare di un periodo più lungo per la decadenza che si verificherà con il mancato pagamento di 10 rate, anche non consecutive”, invece delle 5 previste di solito. È sempre l’Agenzia delle Entrate che avverte di prestare attenzione in vista della scadenza di pagamento di fine settembre “per il calcolo esatto delle rate che non sono state versate durante il periodo di sospensione”, al fine di provvedere al saldo di quelle che consentono di non superare il limite consentito di 10 rate “per rimanere in regola con la rateizzazione”.

L’altra novità riguarda la possibilità di presentare una richiesta di dilazione anche chi era decaduto da una precedente rateizzazione prima della fase emergenziale, senza il vincolo del versamento delle rate scadute. L’Agenzia precisa che hanno la stessa possibilità anche coloro che al 31 dicembre 2019 erano decaduti dalle definizioni agevolate – ossia dalle tre edizioni delle “rottamazioni” e “saldo e stralcio” – che possono quindi ancora rateizzare le somme dovute.

Le modalità di pagamento prevedono la possibilità di effettuare le operazioni agli sportelli della propria banca, ai bancomat (ATM) abilitati ai servizi di Cbill, con il proprio internet banking, agli uffici postali, nei tabaccai aderenti a Banca 5 e tramite i circuiti di Sisal e Lottomatica. In alternativa, si può pagare anche agli sportelli dell’ Agenzia delle Entrate però occorre prenotare prima un appuntamento. Infine, fa sapere l’Agenzia, è possibile effettuare il versamento “mediante compensazione con i crediti commerciali non prescritti, certi, liquidi ed esigibili (c.d. crediti certificati) maturati per somministrazioni, forniture, appalti e servizi nei confronti della Pubblica amministrazione”.

Contenuto a cura di Financialounge.com

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