Anno: XXVI - Numero 46    
Giovedì 6 Marzo 2025 ore 13:45
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Dl cultura, ok definitivo dell'Aula del Senato

Il testo approvato con 80 sì, 61 voti contrari e un astenuto. Il ministro Giuli: "Grande boccata ossigeno per la filiera dell'editoria.

Dl cultura, ok definitivo dell'Aula del Senato

L’Aula del Senato ha dato il via libera con 80 sì, 61 voti contrari e un astenuto al dl cultura, il ddl di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 27 dicembre 2024, n. 201, recante misure urgenti in materia di cultura (A.S. 1374). Il testo, già approvato dalla Camera, è quindi legge.

Il via libera al dl Cultura “è stato un risultato molto bello, molto promettente: intanto ci sarà una grandissima boccata d’ossigeno per tutta la filiera dell’editoria, e soprattutto ci siamo dati degli strumenti triennali, quindi a scadenza, per intervenire sia sul territorio con il Piano Olivetti, sulle aree interne, spopolate, sulle periferie, sia per concentrare gli sforzi di diplomazia culturale con l’area del Mediterraneo e del Mediterraneo allargato”, ha commentato il ministro per la Cultura, Alessandro Giuli, in Senato, intercettato dai cronisti.

“Poi sono molto contento dell’iniziativa per favorire l’ampliamento dell’offerta culturale nelle pagine dei giornali, perché quello è un segnale di grande fiducia nei confronti della carta stampata oltre che della comunicazione giornalistica in generale”, aggiunge il titolare del Collegio Romano. “In realtà le opposizioni hanno criticato -sottolinea- ma sono state anche abbastanza incoraggianti alla fine: sostanzialmente quando le opposizioni osservano che sul Piano Olivetti non ci sono soldi, io rispondo che tutti i soldi del decreto Cultura sono sostanzialmente racchiusi all’interno di una visione chiamata Piano Olivetti, quindi ci sono le risorse”.

“In ogni caso anche il dibattito di quest’aula dimostra una grande lezione sulla centralità del Parlamento -conclude- non è stato posto il voto di fiducia, molti emendamenti non erano approvabili però molti ordini del giorno sono stati approvati con riformulazione, c’è stata una grande apertura e un dialogo che è iniziato in Commissione e questo è un incoraggiamento per tutti”.

 

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