Anno: XXVI - Numero 07    
Venerdì 10 Gennaio 2025 ore 13:45
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Ecco cosa cambia sui bonifici istantanei

La Commissione europea ha pubblicato una proposta di direttiva che renderà obbligatorio l’uso dei pagamenti istantanei con bonifico di 10 secondi.

Ecco cosa cambia sui bonifici istantanei

Se approvata da Parlamento e Consiglio, la proposta obbligherà le banche ad effettuare trasferimenti di denaro in euro immediati, al costo di un bonifico normale.

L’obiettivo è quello di modificare gli attuali bonifici Sepa, che consentono un trasferimento nella zona UE in circa 24 ore, per trasformarli in uno strumento più versatile e veloce. Attualmente, quando il bonifico viene effettuato di venerdì, si deve attendere fino al martedì successivo per poterlo ricevere.

Il bonifico istantaneo esiste già, tuttavia all’inizio dell’anno veniva utilizzato solo per l’11% delle transazioni tra Iban. La prima barriera è quella del costo: i bonifici istantanei si pagano, quasi sempre più rispetto a uno ordinario.

L’Europa vuole “rimuovere le barriere che impediscono ai pagamenti istantanei e ai loro vantaggi di diventare più diffusi”, allineando il prezzo dell’istantaneo a quello del bonifico ordinario.

Ricordiamo che il bonifico ordinario viaggia solo in determinate ore ed esclusivamente nei giorni lavorativi, per cui se viene fatto il venerdì spesso arriva il lunedì, o il martedì. Con il sistema che intende proporre la Commissione europea, un bonifico che parte alle 19.00 (di qualsiasi giorno) viene recepito un minuto più tardi.

I pagamenti istantanei aumentano significativamente la velocità e la convenienza per i consumatori, ad esempio per il pagamento di bollette o per ricevere bonifici urgenti in caso di emergenze. Inoltre contribuiscono a migliorare significativamente il flusso di cassa e a portare risparmi sui costi per le imprese, in particolare per le Pmi, compresi i commercianti, perché liberano il denaro attualmente bloccato in transito nel sistema finanziario, il cosiddetto “fluttuante di pagamenti”, che secondo i calcoli dell’esecutivo comunitario ammonta a quasi 200 miliardi di euro ‘bloccati’ ogni giorno.

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