Fedriga offre il patrocino della partita Italia-Israele. Il sindaco di Udine del Pd lo aveva negato perché '"evento divisivo"
Il match è in programma il 14 ottobre allo stadio Friuli-Bluenergy Stadium di Udine.

Il Comune di Udine lo ha negato e la Regione Friuli Venezia Giulia lo ha concesso. È il patrocinio per la partita di calcio Italia-Israele, valida per la Nations League. Il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, quando giorni fa era divampata la polemica in seguito al diniego del Comune del capoluogo friulano, aveva dato la disponibilità del ‘suo’ ente a concedere il patrocinio. Annuncio che oggi si è trasformato in realtà.
Come sottolineato in una breve nota, la decisione della Regione è stata presa in seguito a una specifica richiesta inviata dalla Federazione italiana gioco calcio (Fgci) che, vista la decisione della giunta di centrosinistra retta dal sindaco Alberto Felice de Toni, deve essersi rivolta ai piani più alti, forte anche di un rapporto che l’amministrazione regionale ha reso solido nel tempo con Israele.
“Con soddisfazione e orgoglio la Regione Friuli Venezia Giulia patrocinerà la partita Italia-Israele, come avviene regolarmente per eventi internazionali di questa rilevanza”, riporta la nota di piazza Unità d’Italia. Precisando che “la decisione è stata assunta con la convinzione che, nello sport, non debba esserci spazio per alcun tipo di discriminazione”.
Da Udine nei giorni scorsi avevano spiegato che il patrocinio non era stato concesso considerando “divisiva” una scelta in questo ambito, e condizionandola comunque a un eventuale cessate il fuoco nel conflitto israelo- palestinese. Ne è sorta una fortissima polemica.
La partita è in programma il 14 ottobre allo stadio Friuli-Bluenergy Stadium di Udine.
È il secondo episodio in pochi mesi in cui politica e sport si intrecciano a Palazzo d’Aronco di Udine. In occasione di urla razziste nei confronti di Mike Maignan, in gennaio, il sindaco de Toni aveva lanciato l’idea di concedere al portiere milanista la cittadinanza. Iniziativa poi bocciata dall’opposizione e che comunque suscitò un vespaio. Comunque, quello di oggi è solo l’ultimo momento di frizione tra l’amministrazione di Udine e la Regione. Ieri il presidente Fedriga ha criticato duramente le modalità con cui lo stesso Comune di Udine ha chiesto alla Regione uno stanziamento di 22 milioni di euro per un progetto di rigenerazione urbana del Borgo Stazione della città, approfittando del fatto che in Consiglio Fvg si stesse discutendo sulla manovra di assestamento. Sono volate critiche sostenendo che fondi vengono concessi sulla scorta di “vicinanza” politica. Accusa che il Governatore ha rigettato categoricamente. Il dibattito politico, in aula, è stato caratterizzato da scintille tra il Presidente e consiglieri dell’opposizione su questo tema.
Ansa
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