Fino 2 anni carcere per chi blocca strade e binari.
Lo dice il ddl Sicurezza di Salvini Le opposizioni hanno tentato di non modificare la normativa attuale. I loro emendamenti sono stati tutti respinti.
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Fino a un mese di carcere per chi, da solo, impedisce la circolazione su strade o binari delle ferrovie. Pena che sale fino a due anni se a bloccare la circolazione di veicoli o treni sono più persone insieme. È quanto prevede l’articolo 11 del ddl sicurezza, all’esame delle commissioni Giustizia e Affari costituzionali della Camera. Le opposizioni, con diversi emendamenti, hanno tentato di non modificare la normativa esistente, accusando la maggioranza di voler “impedire il diritto di manifestare, anche agli studenti che vogliono fare un sit-in”. Gli emendamenti delle opposizioni sono stati tutti respinti.
L’articolo 11 del ddl sicurezza va a modificare l’articolo 1-bis del decreto legislativo 22 gennaio 1948, n. 66, relativo all’impedimento della libera circolazione su strada, che sanziona amministrativamente “colui che impedisce la libera circolazione su strada ordinaria, ostruendo la stessa con il proprio corpo”. L’illecito amministrativo, previsto dalla legge attuale, viene trasformato in delitto ed esteso anche ai casi di blocco di strada ferrata. Inoltre, viene inserita un’aggravante ad effetto speciale per l’ipotesi di consumazione del reato da parte di più persone riunite, graduando il trattamento sanzionatorio (da sei mesi a due anni di reclusione) in rapporto a quello previsto per l’ipotesi base, punita con pena alternativa della reclusione fino a un mese o della multa fino a 300 euro.
Recita l’articolo 11 del ddl sicurezza: “All’articolo 1-bis, comma 1, del decreto legislativo 22 gennaio 1948, n. 66, sono apportate le seguenti modificazioni: a) al primo periodo, dopo la parola: ‘ordinaria’ sono inserite le seguenti: ‘o ferrata’ e le parole: ‘con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 1.000 a euro 4.000’ sono sostituite dalle seguenti: ‘con la reclusione fino a un mese o la multa fino a 300 euro’; b) il secondo periodo e’ sostituito dal seguente: ‘La pena e’ della reclusione da sei mesi a due anni se il fatto è commesso da più persone riunite'”.
di Huffpost Italia
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