Gli allarmi di fascismo sono favole che servono a tenere buoni i cittadini
Il leader di Azione al Corriere: "Schlein che scherza con La Russa come fossero amiconi dopo che da mesi il Pd gli dà del fascista, dicono che il Re è nudo". Il campo largo? "Un dibattito estivo".
“Senza un centro repubblicano pragmatico e serio, questo Paese non regge. Metà della sinistra e due terzi della destra non hanno votato la Commissione europea. Ma come si fa a stare insieme in Italia e uno contro l’altro in Europa? Poi uno dice che non contiamo nulla”. Lo spiega il leader di Azione Carlo Calenda in un’intervista al Corriere della Sera dove commenta le ipotesi di campo largo di cui si dibatte in questi giorni.
“Sono dibattiti estivi e inutili. Esisterà un campo largo quando esisterà un programma e ci saranno le elezioni politiche – prosegue Calenda -. La politica non è un gioco, è qualcosa che incide sulla vita delle persone. Da noi massima disponibilità a discutere di un’agenda di governo, ma non andiamo a fare i cespugli dei populisti per quattro posti in Parlamento”. Secondo il leader di Azione le immagini che si sono viste alla Partita del Cuore, “Schlein che scherza con La Russa come fossero amiconi dopo che da mesi il Pd gli dà del fascista, dicono che ‘il Re è nudo’ – spiega Calenda -. Ci fanno capire che gli allarmi democratici, le accuse di fascismo e comunismo sono tutte favole che servono a tenere buoni i cittadini”.
“La verità è che il conflitto perenne è uno spettacolo che serve alla destra e alla sinistra per militarizzare gli elettori senza dover portare alcun risultato – conclude -. Ma intanto hanno allontanato un elettore su due. Questo è l’unico pericolo democratico vero”.
Di Huffpost
Altre Notizie della sezione
L’Appennino resistente e i suoi protagonisti
22 Novembre 2024Lunedì al PalabancaEventi di Piacenza presentazione del volume del giornalista Filippo Mulazzi.
Femminicidio, inaugurata la panchina rossa al Senato
22 Novembre 2024La Russa: rispetto entri nella testa degli uomini.
Il Governo ha raddoppiato fondi per i centri antiviolenza.
22 Novembre 2024Lo ha detto la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella.