Il decreto PA rischia di mettere in ginocchio il SSN
In due anni 1.200 professionisti in pensione senza turnover
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“Il Decreto PA potrebbe creare gravi carenze di personale nel Sistema Sanitario”.
Lo paventa Ivan Iacob, segretario gen. Aupi, sindacato psicologi italiani, per il quale si rischia che l’apparato finisca in ginocchio, segnalando che “nei prossimi 2 anni più di 1.200 psicologi andranno in quiescenza lasciando sguarniti molti Servizi”.
“Il decreto avrebbe dovuto presentare un potenziamento delle PA, per sopperire alle carenze di personale anche in relazione al PNRR – osserva Iacob – Ma il testo approvato alla Camera, e in discussione al Senato già il 21 giugno, introduce una gravissima limitazione: l’emendamento al decreto-legge 44/23 (rafforzamento PA), limita al 20% la possibilità di scorrimento delle graduatorie dei concorsi pubblici per estendere le assunzioni”. Che per gli psicologi significa “impossibilità del turnover”. Oggi ai concorsi per gli psicologi “partecipano anche migliaia di candidati per due o tre posti, ma lo scorrimento delle graduatorie nei due anni successivi permette il ricambio.
Per ogni concorso sono assunti decine di colleghi”. Il decreto, invece, modifica la potenzialità dei concorsi oggi in svolgimento” obbligando, “di fatto, le Aziende sanitarie a bandire altri concorsi con aggravio dei costi e affaticamento della parte amministrativa delle Aziende stesse”. Per Iacob si rischia, dunque, “di non avere personale e di dover procedere con l’attivazione di contratti atipici, creando sacche di precariato e maggiori costi per il SSN”. L’auspicio è che il “decreto sia rivisto almeno in questa parte, escludendo il Sistema Sanitario già in difficoltà in molti ambiti: ne va della qualità delle cure e del benessere della popolazione”.
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