L’Europa in politica estera fa troppo poco
La presentazione al PalabancaEventi di di Piacenza di “Operazione Pig” di Albert de Bonnet occasione per l’on. Muscardini e Andrea Vento di affrontare i temi legati all’attualità internazionale.
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Visti i temi trattati, la presentazione al PalabancaEventi di via Mazzini (Sala Panini) del volume “Operazione Pig” (Europea Edizioni) di Albert De Bonnet (un libro dove fantasia e realtà si intrecciano: la sparizione di un uomo dei servizi segreti italiani dà inizio a una serie di eventi, dall’Albania alla Corsica, dalla Francia al Belgio, fino in Cina, con un susseguirsi di colpi di scena) è stata l’occasione per far cenno, da parte dei due relatori (l’on. Cristiana Muscardini, analista politico e scrittrice e Andrea Vento, saggista e giornalista), degli scottanti problemi che l’attualità ci propone nello scenario nazionale e, soprattutto, internazionale.
«Abbiamo di recente assistito – è stata la riflessione dell’on. Muscardini – a fatti di cronaca inquietanti: i giovani uccisi a Napoli; la tredicenne lanciata da un terrazzo a Piacenza, la ragazza morta per un intervento di rinoplastica in una struttura scelta su TikTok. Occorre imparare a decifrare i messaggi che stanno dietro a questi fatti: non c’è più valore della vita umana. Ditemi voi quale altra razza al mondo oltre la nostra sperpera la vita altrui senza tenere conto delle conseguenze. “Operazione Pig” è una sequela di cose reali e possibili e tocca un tema: quasi mai quello che appare è quello che è».
Sollecitata dalle domande di Andrea Vento (esperto di temi relativi a sicurezza internazionale, conflitti in Medio Oriente ed Asia Centrale, relazioni transatlantiche, dialogo euromediterraneo e flussi migratori), la scrittrice (che si è definita una “portavoce” di de Bonnet, col quale ha avuto diverse occasioni di confronto scrivendo entrambi per il settimanale on line “Il Patto Sociale-Informazione Europa”, e che preferisce non presentarsi in pubblico vista l’attività che svolge come analista di delicati problemi legati a terrorismo, geopolitica e difesa dell’ecosistema) ha compiuto una rapida incursione negli interrogativi che la stessa geopolitica pone in queste fasi di grande incertezza legata ai conflitti aperti a livello internazionale, partendo dall’esito delle elezioni negli States: porteranno la pace o a un inasprimento della situazione? «Credo che ci troviamo di fronte a grandi cambiamenti – ha osservato l’on. Muscardini -. Russia e Cina nel 2021, quindi prima della guerra in Ucraina, hanno stretto un accordo (prodromo ad uno più ampio) con il quale la prima ha raddoppiato l’approvvigionamento di petrolio alla seconda. Putin vuole un nuovo ordine mondiale e sente la minaccia dell’espansione dell’India; per questo ha bisogno di trovare alleati. È da lì che ha poi creato un’alleanza di offesa con il presidente della Corea del Nord. Sugli equilibri internazionali, molto dipenderà da quello che succederà in Medio Oriente. Per quanto riguarda l’Ucraina, sono preoccupata per le decisioni che potrebbe prendere Trump. Non vedo anni facili e vedo sicuramente l’insipienza dell’Europa in politica estera. E questo non aiuta. Attenzione però, perché il nuovo ordine mondiale che vuole la Cina è un pericolo per la democrazia».Il giornalista Vento ha quindi ricordato «la lunga e veloce corsa che il libro fa attraverso
l’Europa» e spiegato come l’autore si prenda delle pause per «riflessioni quasi filosofiche sulle condizioni del mondo».
Nota – Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di Mondoprofessionisti.
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