Manzoni e Verdi per l’omaggio a Sforza Fogliani
Domenica 30 aprile “I promessi sposi” a Piacenza
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Un evento esclusivo che riunisce il Risorgimento italiano attraverso i suoi più straordinari maestri: Alessandro Manzoni e Giuseppe Verdi. Promosso dalla Banca di Piacenza per rendere omaggio a Corrado Sforza Fogliani, con la cerimonia di scoprimento della targa d’intitolazione del già Salone dei depositanti del PalabancaEventi al compianto presidente esecutivo dell’Istituto di credito, scomparso il 10 dicembre scorso. Un’intitolazione annunciata dal presidente Giuseppe Nenna durante la recente Assemblea dei Soci che ha approvato il Bilancio 2022.
E proprio il Salone Corrado Sforza Fogliani sarà la location del reading teatrale previsto per domenica 30 aprile, alle 16, dal titolo “Incontrando Manzoni e Verdi… I Promessi Sposi a Piacenza”, interpretato dall’attore e regista Massimiliano Finazzer Flory. Il concerto-spettacolo trae spunto dal 150° anniversario della scomparsa di uno dei massimi autori della letteratura italiana e verrà arricchito dalle musiche di Verdi, il quale fu molto colpito dalla morte di Manzoni (“Con lui muore la più pura, la più santa, la più grande delle nostre glorie”, scrisse il grande maestro, che per onorarne la memoria compose la Messa di Requiem, dallo stesso diretta nel 1874 in suo ricordo).
Alessandro Manzoni e Giuseppe Verdi sono due autori che rappresentano la voce e il volto della cultura italiana del XIX secolo. Le grandi pagine del romanzo manzoniano interpretate da Finazzer Flory si alterneranno alle grandi partiture verdiane. Verdi, del resto, ebbe lucida consapevolezza dell’importanza dell’opera manzoniana e fu a sua volta creatore della narrazione della coscienza civile della nazione attraverso le sue opere. Lo spettacolo vuole dunque restituire alla storia una cultura condivisa, per dire qualcosa di umile ai dotti e qualcosa di dotto agli umili.
Nel cast, oltre al già citato Finazzer Flory, il Coro degli Amici del Loggione del Teatro alla Scala di Milano, la soprano Renata Campanella, la mezzosoprano Annunziata Menna, Yuka Goda al pianoforte e il direttore Filippo Dadone.
Il reading, attraverso la presentazione e l’esecuzione di brani per solista e coro, si propone di offrire uno spaccato della figura di Manzoni all’interno delle sue opere letterarie. Il pubblico sarà accompagnato dalla narrazione del regista e attore Finazzer Flory dei più significativi capitoli de “I Promessi Sposi”, con una filologica riduzione drammaturgica. Verranno messi in scena i capitoli I, VI, VIII, XII, XXI, XXXIV e XXXVIII (don Abbondio e i bravi, fra Cristoforo, l’addio ai monti, la rivolta del pane, l’Innominato, la vigna di Renzo, i monatti, la conclusione: Lucia e Renzo). La lettura di questi brani sarà accompagnata dalle seguenti musiche verdiane: Don Carlo, La Traviata, Macbeth, I Lombardi, Requiem, Nabucco.
Duplice la sfida offerta. Anzitutto quella di far “sfilare” personaggi come Don Rodrigo, Fra Cristoforo, Lucia, l’Innominato, Renzo e il popolo come figure shakespeariane, quasi ognuna dovesse duellare prima di tutto con se stessa. La seconda sfida, invece, intende mettere in luce in che modo la lingua di Manzoni, anche senza l’intervento della Provvidenza, continui a essere, oggi più che mai, polifonica, polemica e poetica, incredibilmente contemporanea, teatrale. L’obiettivo, ritrovare – fra canto, musica e parola – il filo rosso dell’opera, che risiede nello sguardo, partecipe e impietoso, con il quale lo scrittore osserva l’uomo nella sua metamorfosi da individuo a folla; e quanto la storia di ognuno sia parte – consapevole o meno – della storia di tutti.
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