Meloni e Piantedosi al forum di Tripoli sui migranti.
“Auguriamo loro tutto il male” ha commentato Sea Watch la presenza della presidente del Consiglio e del ministro dell'Interno al Trans-Mediterranean Migration Forum.
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“I politici del governo italiano Meloni e Piantedosi sono oggi in Libia per lavorare con il primo ministro della Libia occidentale Dabaiba sulla loro politica migratoria distopica. Auguriamo loro tutto il male dal profondo del nostro cuore”. Così in un tweet la Ong Sea Watch ha commentato la presenza della presidente del Consiglio e del ministro dell’Interno al Trans-Mediterranean Migration Forum di Tripoli.
“I migranti illegali sono nemici di quelli legali”, ha detto Giorgia Meloni, intervenendo al Forum. “Negli ultimi anni in Italia non abbiamo potuto consentire di venire a molti migranti legali perché ne avevamo troppi irregolari- ha aggiunto- le organizzazioni criminali vogliono decidere loro chi ha diritto di entrare nel nostro Paese e chi no. Il mio governo ha varato decreti flussi per tre anni, ampliando le quote, anche e soprattutto per le nazioni che ci aiutano a combattere contro i trafficanti di esseri umani”.
“Il formato adottato dal Forum – ha dichiarato Piantedosi – che riunisce i Paesi dell’area Mediterranea, i Paesi dell’Africa Subsahariana, la Commissione europea e le organizzazioni internazionali, è pienamente in linea con il metodo di lavoro che l’Italia ha adottato a partire dall’insediamento del Governo Meloni nel 2022, come dimostrano la Conferenza di Roma del luglio 2023 e il lancio del Piano Mattei”.
“L’iniziativa odierna – ha sottolineato a sua volta il Ministro Piantedosi – conferma che è essenziale passare da una cooperazione tattica tra singoli Paesi a un approccio regionale strategico. L’obiettivo comune da perseguire non è quello di alleggerire la situazione migratoria dell’Italia o dell’Europa, la nostra ambizione deve essere quella di creare le condizioni per una riduzione di carattere regionale dei flussi illegali a beneficio di tutti i Paesi. Quando i migranti arrivano sulle coste nordafricane pronti per imbarcarsi, abbiamo tutti quanti già compromesso la nostra capacità di prevenzione dei flussi migratori irregolari”.
“L’incontro a Tripoli sull’immigrazione è davvero l’espressione peggiore della propaganda del nostro governo e dell’Europa sulla pelle di migliaia di esseri umani”. Così Filippo Miraglia, responsabile Immigrazione di Arci nazionale, sul viaggio in Libia della premier Giorgia Meloni per partecipare all’incontro sull’immigrazione. “Le torture, le violenze, i crimini contro l’umanità, la riduzione in schiavitù, confermate più volte dalle Nazioni Unite, in documenti ufficiali, e da soggetti indipendenti – prosegue Miraglia – non sono in nessun modo un problema per Meloni & company. Evidentemente le vite di quei migranti, che sono considerati merce di scambio dalle milizie libiche, dai trafficanti, non valgono nulla per la nostra presidente del consiglio. Altro che Piano Mattei! Un altro incontro nel quale utilizzare le stesse bugie, a partire dalla differenza tra flussi legali e illegali, che sono responsabilità dei governi e non certo delle singole persone.
Il decreto flussi è un grande bluff – conclude Miraglia – e un imbroglio, che produce anche corruzione e ricatti, e che la presidente del Consiglio continua a citare come se avesse risolto i problemi e le contraddizioni di un sistema bloccato e senza soluzioni praticabili. Il governo Meloni, come sempre in questi quasi due anni, si schiera dalla parte dei trafficanti e di chi lucra sulla pelle dei migranti, usando questo tema come argomento di propaganda, senza alcun collegamento con la realtà. Intanto nel Mediterraneo si continua a morire e in quei Paesi, considerati sicuri da Meloni e Piantedosi, si continuano a registrare violenze, morte, crimini contro l’umanità. Una vergogna per l’Italia e per l’UE”, ha concluso.
“Apprendo che dal profilo X di Sea Watch, la nota Ong impegnata nel trasbordo di migranti nelle acque del Mediterraneo, sono giunte delle parole cariche d’odio all’indirizzo del presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. I nostri due rappresentanti governativi proprio oggi si trovano in missione a Tripoli per cercare, attraverso una collaborazione con le autorità libiche, di replicare quanto già sta avvenendo con Tunisi al fine di ridurre le partenze di barconi arginando così il traffico di esseri umani e di conseguenza le morti in mare. Evidentemente questo obiettivo non è condiviso dalla Sea Watch, che pure tenta di apparire come paladina delle popolazioni del Sud del mondo, ma che poi si rivela un’organizzazione di attività e propaganda politica. Esprimo la solidarietà mia e di tutti i senatori di Fratelli d’Italia al presidente Meloni e al ministro Piantedosi”. Lo ha dichiarato in una nota Lucio Malan, presidente dei senatori di Fratelli d’Italia.
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