Milano, sospesi i primi 25 no vax negli ospedali tra medici, tecnici e infermieri.
A casa senza stipendio i camici bianchi non vaccinati.
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Quindici dipendenti sanzionati al Niguarda, i casi dal San Paolo all’Humanitas. C’è chi cambia idea e si presenta per l’iniezione dopo l’avviso. Sotto esame 12 mila posizioni in tutta la Lombardia, mentre sono 2.500 le lettere spedite finora
A casa senza stipendio i camici bianchi non vaccinati contro il Covid. Almeno 25 gli operatori sanitari già sospesi dal servizio negli ospedali milanesi, per effetto del decreto legge 44/2021. Medici, infermieri, farmacisti, psicologi, veterinari, ostetriche, biologici, chimici, fisici e altri professionisti del mondo sanitario e socio-sanitario sono infatti obbligati a immunizzarsi. Chi non segue la norma non può continuare a lavorare con i pazienti fino a che non riceve l’iniezione anti-virus. Unica alternativa, lo spostamento in un ruolo che non implichi rischi di contagio, dove possibile. La legge ha validità fino al 31 dicembre. Dal 22 luglio le Ats stanno inviando le comunicazioni a chi ancora non è protetto. In automatico, gli ordini professionali provvedono alla sospensione degli iscritti. Passaggio che comporta — nella maggior parte dei casi — lo stop al lavoro.
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