Oice. Anticipazioni dei dati di aprile 2020
Effetto COVID: ad aprile rinviate o sospese 80 gare per 71 milioni. Crollo della progettazione: -53,0% in numero anche se solo -6,4% in valore su marzo
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I provvedimenti restrittivi per contrastare la pandemia di COVID-19 mostrano i loro effetti anche nei dati del mese di aprile: le gare di progettazione sono 165 per 40,2 milioni di euro e calano del 53,0% in numero e del 6,4% in valore su marzo; rispetto ad aprile 2019 calano del 9,3% in numero e del 22,7% in valore. E questo nonostante alcuni importanti accordi quadro: 9 bandi per 12,1 milioni di euro, di cui 6 per 10,4 milioni di euro – un quarto del totale del valore delle gare di progettazione -, pubblicati da Autostrade per l’Italia spa. Al netto degli accordi quadro il risultato del mese di aprile raggiunge i 156 bandi per 28,1 milioni di euro, e che rispetto al mese di marzo calano del 63,4% in numero e del 34,4% in valore. Particolarmente indicativo è il dato delle gare di progettazione rettificate (rinviate/sospese) per gli effetti dei DPCM pubblicati per contrastare la pandemia di COVID-19 e in relazione all’applicazione dell’articolo 103 del decreto Cura Italia, e che hanno avuto effetti retrogradi da dicembre 2019 fino ad aprile 2020 sono state 145. Sono state 80 gli avvisi di rettifica per 71 milioni di importo, pubblicati ad aprile (relativamente a 5 gare pubblicate ad aprile, 33 a marzo, 32 a febbraio, 10 a gennaio), e 65 nel mese di marzo (per 20 gare pubblicate a marzo, 39 a febbraio, 4 a gennaio e 2 a dicembre 2019). Per Gabriele Scicolone, presidente OICE, “i dati sono drammatici, oltre quanto fosse lecito attendersi: fra mercato dimezzato e sospensioni delle gare che erano state avviate si rischia il collasso e il futuro blocco dei lavori per mancanza di progetti. E’ necessario che la pubblica amministrazione riprenda la sua attività, dia continuità alla sua azione invece di frenare sempre più. Invitiamo le pubbliche amministrazioni ad assumere responsabilmente il compito di mandare avanti le procedure, aggiudicare i contratti e stipularli. Noi operatori economici abbiamo fatto sforzi enormi per renderci operativi anche in questi mesi, ma senza domanda non serve a nulla. Non vogliamo bonus o aiuti, vogliamo semplicemente che la domanda pubblica non si fermi e che si continui a lavorare. Inutile parlare di liquidità se poi si ferma la macchina amministrativa. L’ANAC ha dato apprezzate indicazioni per promuovere la massima efficacia dell’azione amministrativa e per ridurre l’impatto negativo dell’articolo 103 del decreto Cura Italia. Riteniamo necessario che le gare di progettazione non siano ulteriormente rinviate. Potrebbero con buona volontà essere seguite così da assicurare continuità ai procedimenti.”
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