Pace fiscale nel Dl Sostegno: impatto maxi condono su Rottamazione
Condono cartelle 2000-2015 comprese somme definite con rottamazione e saldo e stralcio: nuove ipotesi di pace fiscale nel Dl Sostegno.
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La premessa è d’obbligo: per sapere cosa conterrà effettivamente il decreto Sostegno, con le nuove misure economiche anti Covid, bisogna attenderne l’approvazione in Consiglio dei Ministri, attesa entro giovedì 11 marzo. Detto questo, ci sono nuove anticipazioni sulle misure in preparazione, in particolare sulle ipotesi di pace fiscale. Indiscrezioni di stampa rivelano una maxi-sanatoria delle cartelle esattoriali emesse dal 2000 al 2015 (sulla quale ci sono diverse ipotesi di importo massimo, che vanno dai 3mila ai 50mila euro) con impatto anche sulle Rottamazione in corso. Nel senso che eliminerebbe anche parte dei debiti sanati con l’adesione alle precedenti definizione agevolate nel caso che ricadano nel nuovo perimetro: molti piani di rateazione potrebbero essere rivisti, mentre le somme già pagate non verrebbero restituite.
Si tratta, è bene ripeterlo, di anticipazioni basate sulle bozze del provvedimento, che non sono definitive. E che anzi, proprio sul condono fiscale, contengono diverse ipotesi di lavoro. La regola generale è la cancellazione (stralcio) di tutte le cartelle fra il 2000 e il 2015 che sono al di sotto di una certa cifra. L’impatto sulle precedenti rottamazione riguarderebbe i contribuenti che hanno piani di rateazione in corso, nel caso in cui comprendessero anche cartelle inserite in questo lasso di tempo. Il meccanismo previsto, potrebbe comprendere anche queste somme (anche se sono state già definite con precedenti rottamazioni). Quindi, il Fisco dovrebbe rivedere di conseguenza i relativi piani di rateazione.
Esempio: se un contribuente ha in corso un piano di rateazione da Rottamazione ter che comprende cartelle dal 2005 al 2017, si troverebbe a dover pagare solo le cartelle del 2016 e del 2017, le altre verrebbero riassorbite nella nuova sanatoria. E quindi, l’Agenzia delle Entrate dovrebbe procedere a una ridefinizione del piano di rateazione, calcolando solo le rate non pagate relative al 2016 e al 2017.
Le certezze si avranno solo quando il CdM approverà il Dl Sostegno (ex Ristori 5), previsto entro l’11 marzo. Ci sono alcune anticipazioni relative al provvedimento che possono considerarsi certe: i nuovi ristori per le attività economiche, basati sulla perdita di fatturato e non più sui codici Ateco (probabilmente, rileverà l’intera perdita del 2020 sull’anno precedente, e i contributi a fondo perduto saranno destinati a chi ha avuto una diminuzione dei ricavi pari ad almeno il 33%).
Ci saranno poi misure specifiche per alcuni settori particolarmente colpiti dalle norme anti Covid, come il turismo. Annunciati nuovi congedi parentali Covid per i genitori con figli a casa per la chiusura delle scuole (si attendono invece i dettagli su eventuali norme relative al potenziamento dello smart working e ai bonus baby sitter). Molto probabili anche la proroga dello stop ai licenziamenti fino a fine giugno, e nuovi ammortizzatori sociali utilizzabili per tutto il 2021.
Previsto il rifinanziamento del Reddito di Cittadinanza e del REm (Reddito di emergenza). Ufficialmente annunciata la proroga dello stop alla riscossione per rottamazione ter e saldo e stralcio. Fra le misure che invece sono per ora solo ipotizzabili, si parla anche di analoga misura per le altre cartelle esattoriali. E sono attese la maxi sanatoria e nuove misure di rottamazione, destinate anche alle imprese e alle Partite IVA.
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