Parole al vento.
La relazione della precedente bicamerale ha segnalato al Parlamento questo: ad oggi non è stato fatto nulla.
“Le indagini svolte sulla documentazione acquisita hanno evidenziato la necessità di indagini più approfondite volte a valutare: – l’adeguatezza quantitativa e qualitativa delle strutture organizzative dedicate agli investimenti finanziari e reali; – le ragioni della rilevante movimentazione di portafoglio su base annuale all’interno delle medesime asset class; – l’opportunità di favorire un incremento delle prestazioni di welfare erogate dagli enti a favore degli iscritti, alla luce della riscontrata sussistenza di diverse situazioni di avanzo della gestione assistenziale. La trasformazione digitale e con essa la maggiore flessibilità/precarizzazione del mondo del lavoro se, da un lato, confermano la funzione fondamentale delle prestazioni previdenziali erogate dagli Enti, dall’altro, dimostrano l’assoluta necessità per gli iscritti, nel corso dell’intero arco di vita lavorativo, di misure di carattere assistenziale, e più in generale delle varie forme di welfare, per far fronte alle crisi economiche, alla discontinuità dei
redditi, al mercato del lavoro sempre più globalizzato, ad eventi straordinari come, ad esempio, l’emergenza da COVID-19, ecc. In tale ambito, partico lare attenzione meritano quindi le politiche di welfare (indennità di maternità, congedo parentale, assegno per il nucleo familiare, indennità giornaliera di malattia, di degenza ospedaliera e di disoccupazione, ecc.) le cui prestazioni vengono erogate dai vari Enti. – l’efficacia e la correttezza di sistemi di remunerazione ch e prevedono l’erogazione di rilevanti compensi a esponenti di vertice delle Casse per la partecipazione a comitati consultivi/d’investimento degli OICR (organismi di investimento collettivo del risparmio) oggetto di investimento. Tali schemi schiudono a valutazioni in termini di conflitti di interesse, di indipendenza, di contenuti, tempistiche e attività effettivamente svolte da parte dei rappresentanti degli Enti; – i rischi connessi all’aumento, riscontrato in molti casi, dei crediti contributivi nei confronti degli iscritti. In materia si registrano, pertanto, profili di attenzione sulla correttezza e trasparenza del bilancio, sui criteri di valutazione, sulla mancata iscrizione di adeguati fondi di svalutazione crediti, sui meccanismi di recupero dei crediti stessi e sulla sostenibilità e adeguatezza delle prestazioni future; – l’adeguatezza dei fondi rischi rispetto ai procedimenti legali in corso ed al relativo petitum; – l’adeguatezza delle politiche di investimento, in particolare con riferimento alla consistenza delle attività in portafoglio detenute sotto forma di liquidità, attività immobiliari direttamente o indirettamente detenute e in OICR esteri.”
Cui prodest ?
Senato della Repubblica – 15 – Camera dei Deputati
XVIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI – DOCUMENTI – DOC. XVI-BIS, N. 9
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