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Venerdì 21 Marzo 2025 ore 14:30
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Professionisti e imprese: i settori più esposti a rischi legali e richieste di risarcimento

Intervista a Sauro Mostarda, CEO di Lokky, insurtech italiana specializzata in soluzioni assicurative digitali per il segmento business.

Professionisti e imprese: i settori più esposti a rischi legali e richieste di risarcimento

Dagli avvocati ai consulenti finanziari, dagli ingegneri ai professionisti IT: il rischio di contenziosi e richieste di risarcimento è una realtà sempre più rilevante per molte categorie professionali. Errori, omissioni o semplici imprevisti possono trasformarsi in costose controversie, rendendo la scelta di un’adeguata copertura assicurativa un elemento strategico per la tutela del proprio lavoro. Ne parliamo con Sauro Mostarda, CEO di Lokky, insurtech italiana specializzata in soluzioni assicurative digitali per il segmento business, per capire come sta evolvendo il mercato della Responsabilità Civile Professionale e quali sono le tutele essenziali per chi opera nei settori più esposti.

Quali sono i settori professionali e imprenditoriali più esposti a rischi legali e richieste di risarcimento? 

Le professioni che forniscono consulenza e servizi tecnici – come avvocati, commercialisti, consulenti finanziari e assicurativi, architetti, ingegneri e professionisti sanitari – sono storicamente più esposte a rischi legali e richieste di risarcimento. Anche i consulenti informatici, gli esperti di marketing e pubblicità, i fotografi e i videomaker rientrano però tra le categorie a rischio. Questi professionisti possono infatti incorrere in errori, omissioni o negligenze nello svolgimento delle loro attività, che possono causare danni a terzi e conseguenti richieste di risarcimento. Inoltre, negli ultimi anni, con l’aumento della digitalizzazione, anche i professionisti del settore IT, come sviluppatori software ed esperti di cybersecurity, hanno registrato un incremento delle richieste di risarcimento, soprattutto in caso di violazioni dei dati o errori che impattano sul business dei clienti.  

 Lokky propone un modello insurtech che semplifica l’accesso alle polizze. Quali sono gli aspetti più innovativi della vostra offerta? 

Il nostro modello si basa su un approccio completamente digitale, personalizzato e data-driven, che semplifica l’accesso alle polizze assicurative per PMI, liberi professionisti e freelance eliminando la complessità burocratica tipica del settore tradizionale. L’innovazione chiave è rappresentata dal nostro algoritmo proprietario, che analizza il profilo del cliente e suggerisce in pochi minuti la copertura più adatta alle sue esigenze, senza la necessità di lunghe consulenze o moduli cartacei. Tuttavia, accanto alla digitalizzazione, offriamo anche un supporto multicanale, combinando la tecnologia con l’esperienza di un team di esperti assicurativi disponibili telefonicamente. Questo approccio ci consente di mantenere un alto livello di supporto per il cliente in modo economicamente sostenibile, offrendo un servizio efficiente e altamente personalizzato. 

Grazie all’uso di tecnologie avanzate, la nostra piattaforma permette di effettuare preventivazioni rapide su differenti prodotti, gestire firme digitali, archiviare documenti in maniera sicura e garantire trasparenza e tracciabilità dei consensi. Per rendere l’assicurazione ancora più accessibile e comprensibile, abbiamo inoltre semplificato il linguaggio delle polizze, con l’obiettivo di avvicinare il mondo assicurativo alla clientela e offrire un’esperienza chiara, intuitiva e senza complicazioni. 

Attualmente Lokky copre le esigenze assicurative di oltre 200 tipologie di clienti, offrendo soluzioni per Danni al fabbricato, Responsabilità Civile, RC Collaboratori, Danni al contenuto, Furto, RC Professionale, Tutela legale, Altri danni ai beni e Cyber Risk. 

 Come sta cambiando il mercato della Responsabilità Civile Professionale per PMI, liberi professionisti e freelance in Italia? Ci sono trend emergenti da segnalare? 

 Il mercato della RC Professionale sta vivendo una forte evoluzione, spinta da diversi fattori. Da un lato, l’aumento della regolamentazione sta rendendo obbligatorie sempre più coperture per molte categorie professionali, come per i professionisti iscritti all’Albo. Dall’altro, la crescente digitalizzazione e l’uso di tecnologie innovative stanno trasformando il settore assicurativo, rendendo le polizze più flessibili e personalizzabili. Un trend in crescita è sicuramente la maggiore consapevolezza dei rischi emergenti, come quelli legati alla sicurezza informatica e alla protezione dei dati, che stanno spingendo sempre più professionisti e imprese a integrare coperture specifiche nelle loro polizze. Secondo il IX Rapporto sulle libere professioni in Italia – Anno 2024, si osserva infatti proprio una crescente consapevolezza dei rischi cyber. Inoltre, imprese e professionisti cercano sempre più soluzioni tailor-made, flessibili e facili da gestire, senza le complessità dei tradizionali contratti assicurativi. 

 La scelta della giusta polizza può fare la differenza in caso di richieste di risarcimento. Quali sono gli elementi chiave da considerare quando si valuta una copertura RCP? 

Quando si sceglie una polizza RCP, è fondamentale valutare attentamente diversi aspetti per garantire una protezione adeguata. Il massimale di copertura deve essere proporzionato ai potenziali danni economici derivanti da un errore professionale. È anche importante verificare che l’ambito di copertura includa i rischi specifici legati alla propria attività, comprese eventuali richieste per danni indiretti. Inoltre, la retroattività è cruciale per coprire eventi avvenuti in passato ma denunciati dopo l’attivazione della polizza, soprattutto per chi cambia compagnia assicurativa. Franchigia e scoperto determinano la quota di danno a carico dell’assicurato e devono essere valutati in base al proprio budget e livello di rischio. Infine, la garanzia postuma è utile per chi cessa l’attività ma desidera mantenere la copertura per eventuali richieste di risarcimento future.  

 

 

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