Proroga Superbonus in Manovra, semplificazioni a maggio: le novità del Pnrr
Proroga Superbonus al 110% fino al 2023, ma per ora solo a livello programmatico
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L’intenzione del Governo è messa nera su bianco nel provvedimento di attuazione del Recovery Plan, che però non finanzia la misura fin da subito rinviandola alla prossima Legge di Bilancio. Il Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) contiene anche un’opera di semplificazione burocratica sulle pratiche per l’accesso alla detrazione edilizia, con un decreto semplificazioni specifico in arrivo entro maggio 2021.
Proroga Superbonus fino al 2023
Il PNRR prevede che «per far fronte ai lunghi tempi di ammortamento della ristrutturazioni degli edifici, per stimolare il settore edilizio, da anni in grave crisi, e per raggiungere gli obiettivi sfidanti di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni al 2030, si intende estendere la misura del Superbonus 110% dal 2021 al 2023». Per la precisione, però, al momento restano confermate le regole della Legge di Bilancio 2021, con il seguente calendario (riproposto e sintetizzato nel Recovery Plan): «al 30 giugno 2023 per gli interventi effettuati dagli IACP, a condizione almeno il 60% dei lavori siano stati effettuati alla fine del 2022; al 31 dicembre 2022 per gli interventi effettuati dai condomini, a condizione che almeno il 60% dei lavori sia stato effettuato entro il 30 giugno precedente». In pratica, c’è l’impegno a prorogare il Superbonus, ma non la norma vera e propria, che arriverà con la Manovra 2022. Attualmente il Superbonus è applicabile fino a giugno 2022, oppure in determinati casi al 30 giugno 2023.
Semplificazioni Superbonus entro maggio 2021
L’attuazione del superbonus ha incontrato molti ostacoli connessi alla necessità di attestare la conformità edilizia particolarmente complessa per gli edifici risalenti, come segnalato dall’ANCI, dalla rete delle professioni tecniche e dalle associazioni imprenditoriali (con attese fino a 6 mesi per l’accesso agli archivi edilizi)».
Come si legge nel testo del PNRR, però, l’obiettivo immediato è «accelerare l’efficientamento energetico e la rigenerazione urbana, rimuovendo gli ostacoli burocratici all’utilizzo del Superbonus», intervenendo per rimuovere gli ostacoli burocratici e garantire la semplificazione documentale, nonché istituendo altre misure connesse, come la doppia conformità. Tutti interventi disposti con apposito decreto legge da approvarsi dopo la trasmissione del PNRR.
Le misure necessarie saranno adottate con un provvedimento d’urgenza. Il decreto-legge che conterrà le misure sarà approvato entro maggio 2021.
Per il resto, nel PNRR si confermano le regole fin qui già applicate: detrazione al 110% in cinque quote annuali, con la possibilità di cessione del credito o sconto in fattura. Gli investimenti nell’edilizia, prevede il Pnrr, consentiranno la ristrutturazione di circa 50mila edifici all’anno, per una superficie totale di 20 milioni di mq/anno. Il risparmio energetico previsto permetterà di raggiungere circa 291,0 Ktep/anno, ovvero 0,93 MtonCO2/anno. E farà da stimolo alle economie locali della produzione di beni e servizi per le abitazioni.
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