Anno: XXV - Numero 190    
Giovedì 17 Ottobre 2024 ore 13:00
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Sempre più consensi alla candidatura Italiana a sede del Decimo Forum Mondiale dell’Acqua.

Philippe Pypaert (Unesco) : “La candidatura italiana ad ospitare il Decimo Forum Mondiale dell’Acqua è molto interessante”.

Sempre più consensi alla candidatura Italiana a sede del Decimo Forum Mondiale dell’Acqua.

Endro Martini ( Presidente Italy Water Forum 2024) : “Le aree marine protette, in Italia, sono 27 oltre a 2 parchi sommersi che tutelano complessivamente circa 228mila ettari di mare e circa 700 chilometri di costa. Il Patrimonio Ambientale tutelato che con la risorsa acqua fa indotto turistico”.

Italy Water Forum 2024 – ultima occasione per dibattere nel cuore dell’Europa e cercare di salvare il Pianeta Terra.

Intanto imprese – associazioni – Enti – organismi – possono raccontare la loro storia di idee e progetti innovativi a tutela della risorsa acqua compilando l’apposita pagina sul sito della candidatura dell’Italia : ITALY WATER FORUM   

“L’Italia ha sottoposto al Consiglio Mondiale dell’Acqua una candidatura ad ospitare il decimo Forum Mondiale dell’Acqua molto interessante, in quanto valorizza e coinvolge molteplici iniziative e partner in grado di ben rappresentare le molteplici problematiche legate alla gestione delle risorse idriche, ma anche la ricchezza delle soluzioni elaborate dal genio umano per farvi fronte nel corso dei secoli. Tale patrimonio di conoscenze e pratiche va tutelato e fatto conoscere, ed è per questo che, nel 2018, il Programma Idrologico Intergovernativo (IHP) dell’Unesco ha istituito la Rete Globale dei Musei dell’Acqua, che ha la sua sede di coordinamento proprio in Italia, a Venezia. Essa si propone di rappresentare e promuovere i principali patrimoni di civiltà delle acque a livello globale tramite una piattaforma che riunisce musei dell’acqua, ecomusei, patrimoni, monumenti, comunità locali e varie istituzioni particolarmente attivi sui temi dell’acqua e della sostenibilità, come definito negli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile. Rappresenta anche una piattaforma globale di educazione e di formazione a un corretto uso dell’acqua, alla protezione ambientale e della biodiversità, alla valorizzazione di musei ed eco-musei (anche in ottica turistica), o alla partecipazione delle comunità locali per una gestione dell’acqua più lungimirante, in grado di raggiungere ogni anno milioni di visitatori o utenti. 

Insieme a questa rete, si potrebbero immaginare tantissimi percorsi di visita da proporre a chi, come in occasione di un forum mondiale dell’acqua, verrebbe in Italia mosso dal suo interesse per le tematiche legate alla gestione sostenibile delle risorse idriche, ma anche desideroso di scoprirne le ricchezze storico-culturali ed ambientali, molte di esse inserite nella lista del patrimonio mondiale o nella rete mondiale delle riserve della biosfera, come ad esempio l’Arcipelago Toscano.

Per tanto invito vivamente il Museo dell’Acqua di Siena a raggiungere la nostra Rete Mondiale dei Musei dell’Acqua”. Lo ha dichiarato il belga Philippe Pypaert, responsabile dei programmi ambientali presso l’Ufficio Unesco di Pechino, dopo molti anni spesi nello stesso ruolo presso la sede europea della stessa organizzazione, a Venezia.

In Italia c’è sicuramente il tema della siccità – ha dichiarato il geologo Endro Martini, Presidente di Italy Water Forum 2024 –  ma anche il modello di tutela. Le aree marine protette, in Italia, sono 27 oltre a 2 parchi sommersi che tutelano complessivamente circa 228mila ettari di mare e circa 700 chilometri di costa. Ogni area è suddivisa, generalmente, in tre tipologie di zone con diversi gradi di tutela. Sono costituite da ambienti marini, dati dalle acque, dai fondali e dai tratti di costa prospicienti, che presentano un rilevante interesse per le caratteristiche naturali, geomorfologiche, fisiche, biochimiche con particolare riguardo alla flora e alla fauna marine e costiere e per l’importanza scientifica, ecologica, culturale, educativa ed economica che rivestono. 

Vi è inoltre il Santuario Internazionale dei mammiferi marini, detto anche Santuario dei Cetacei. Queste Aree Protette sono protagoniste di importanti progetti di educazione ambientale ma anche di valorizzazione sociale, culturale e turistica. Il modello Italia, dunque c’è!”.

 

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