Autonomi. Necessario un contributo UE a fondo perduto
Lo propone Marina Calderone commentando sul Corriere della Sera i dati dell’ultimo report della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro
In evidenza

A un mese dal lockdown nazionale, oltre tre milioni di persone che vivono in una famiglia monoreddito hanno già varcato la soglia della povertà. Commentando sul Corriere della Sera i dati dell’ultimo report della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, la Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone sottolinea i contorni sempre più critici di un’emergenza sanitaria divenuta ormai sociale oltre che economica. Oltre al disagio dei lavoratori dipendenti “costretti a casa”, che riceveranno gli strumenti di sostegno al reddito solo a maggio a causa di procedure burocratiche complesse e differenziate tra loro, ci sono artigiani, commercianti e imprenditori per i quali i sussidi economici previsti finora non bastano a far fronte ai costi aziendali fissi delle loro attività. Senza considerare – sottolinea la Presidente – le scadenze fiscali di giugno e i debiti accumulati in questi mesi da saldare. “Per risolvere i problemi degli imprenditori, bisognerebbe dotarli di un contributo a fondo perduto, che può arrivare solo dal contesto comunitario”, suggerisce la Presidente. Altrimenti il fronte dei nuovi poveri sarà destinato a ingrossarsi.
Altre Notizie della sezione

Dirigente nomina dirigente?
13 Marzo 2025Non funziona così

La riforma della geografia giudiziaria
12 Marzo 2025E gli effetti sul funzionamento della giustizia civile.

Il comitato per le politiche macroprudenziali
11 Marzo 2025Vi sono rappresentate, al più alto livello, le autorità nazionali che contribuiscono, a vario titolo, alla tutela della stabilità finanziaria.