Cestinare riforma bonafede e ripartire da zero
Le ipotesi di accordo tra M5s-Pd-Leu fanno venire la nausea
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”In maggioranza è in atto un mercato delle vacche sulla pelle della gente. Leggere sui giornali le ipotesi di accordo sulla prescrizione provoca mal di testa e tanta nausea”. Lo dice il deputato di Fi, Enrico Costa, che elenca le soluzioni escogitate dalla maggioranza uscire dal braccio di ferro. “Prescrizione per gli assolti, non per i condannati – rimarca Costa – come vuole Orlando, ma prescrizione per i condannati che siano assolti in appello con recupero dei tempi persi, come vuole Leu, ma pure due anni di sospensione per gli assolti dopo il primo grado, copyright M5s, ed altrettanti dopo l’appello, ma pure 6 mesi in più se ci sono nuove prove da assumere in appello, per accontentare il Pd. Oppure, sospensione senza limiti della prescrizione dopo il secondo grado, allungando a dismisura la sospensione temporanea dopo il primo grado, che di temporaneo avrebbe così solo il nome”. “Un labirinto senza fine, norme accavallate ed attorcigliate che fanno male al processo. La semplificazione sacrificata sull’altare del compromesso. Me li vedo gli autorevoli addetti alla giustizia discutere tra loro: ‘se ti concedo un anno in più dopo il primo grado, tu mi dai il recupero per l’assolto in secondo grado? Però che facciamo con l’assolto in primo grado condannato in appello?…’ come se i cittadini fossero numeri. Non sarebbe molto più semplice tirare una riga netta sulla riforma Bonafede e ripartire da zero? Noi la pensiamo così”, conclude il responsabile Giustizia di Fi.
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