Dare accesso sui fascicoli del processo tributario
De Lise (Ungdcec). Il Mef lo consenta
In evidenza
“Nel processo tributario, l’Agenzia delle Entrate ha accesso a tutti i fascicoli in cui essa è parte e può consultare liberamente la relativa giurisprudenza.
Dall’altro lato il contribuente, per il tramite del suo difensore, può accedere soltanto ai fascicoli relativi ai propri giudizi e alle sentenze emesse nei propri confronti.
Auspichiamo che, a breve, il ministero dell’Economia attui la consultazione generalizzata delle sentenze tributarie che, oltre ad assicurare il rispetto dei principi richiamati, avrà anche un effetto deflattivo del contenzioso”. Lo afferma il presidente dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili Matteo De Lise, dopo che, recita una nota, “lo scorso 6 maggio, il Garante del Contribuente della Regione Lombardia ha osservato che, nel rispetto del principio di “parità delle armi” tra le parti del processo tributario, a partire dal 1 giugno 2021, il ministero delle Economia e delle Finanze avrebbe dovuto garantire “l’accesso generalizzato alle sentenze tramite il portale della Giustizia tributaria, ovvero di altra banca dati idonea allo scopo”. Per il vertice del sindacato dei professionisti, “la nostra certezza è che il parere espresso dal Garante sia condivisibile e sicuramente renderà possibile il “libero accesso generalizzato alle sentenze tributarie” nel rispetto di un agognato giusto processo tra tutte le parti. Inoltre, gioverà alla “parità delle armi” tra i contendenti nel processo tributario e darà evidenza dell’effettiva applicazione del noto principio di “collaborazione e buona fede nei rapporti tra contribuenti ed amministrazione finanziaria”, si legge, infine, nella nota dell’Ungdcec.
Altre Notizie della sezione
Lavoro e sanità, ma anche sicurezza
07 Gennaio 2025Walter Veltroni e la terza priorità della sinistra.
La Cassazione chiarissima sulla definizione di “paese sicuro”.
06 Gennaio 2025Ma c’è chi fa finta di non capire.
Ma perché ora le femministe non gridano all’Iran “liberate Cecilia”?
03 Gennaio 2025Le “sentinelle” del MeToo tacciono di fronte al “rapimento” di Cecilia Sala da parte di uno Stato islamico che teorizza, codifica e istituzionalizza la sottomissione delle donne a leggi morali decise da uomini.