Anno: XXV - Numero 214    
Giovedì 21 Novembre 2024 ore 13:20
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Disponibili al dialogo ma no a mediazioni su linea difensiva avvocati

Greco (Cnf) a Nordio aprendo gli Stati generali dell’avvocatura

Disponibili al dialogo ma no a mediazioni su linea difensiva avvocati

Oltre 250 avvocati a Roma per gli Stati generali dell’avvocatura convocati dal Consiglio nazionale forense, di concerto con l’Organismo congressuale forense, sui limiti di pagine e caratteri, imposti agli avvocati da uno schema di regolamento del ministero della Giustizia, per la redazione degli atti giudiziari.

Il Presidente del Cnf Francesco Greco in apertura della seduta ha espresso, a nome di tutta l’avvocatura italiana nel giorno dei funerali di Stato, il più profondo cordoglio per la scomparsa di Silvio Berlusconi, «che, al di là degli orientamenti personali, è stato un leader che per 30 anni ha dato un segnale importante alla vita politica del Paese».

«In questi giorni – ha detto il Presidente Greco – il Cnf ha realizzato un’analisi comparata sulla limitazione del numero di pagine nelle memorie processuali in alcuni Stati membri dell’Unione europea: 17 paesi su 20 analizzati non hanno limiti di pagine, e i restanti 3 paesi, Grecia, Spagna e Paesi Bassi hanno sì dei limiti, ma sono limiti derogabili».

«Oggi, con la riforma Cartabia del processo civile, – ha continuato il Presidente Cnf – noi avvocati dobbiamo illustrare nell’atto introduttivo tutte le circostanze e i fatti che servono per convincere il giudice dei diritti dei nostri assistiti. I cittadini ci consegnano i loro diritti e noi abbiamo il dovere di tutelarli al meglio, non possiamo essere costretti a fermarci perché c’è il rischio di sforare il numero delle pagine e dei caratteri consentiti. La riforma Cartabia stabilisce la sinteticità e chiarezza degli atti giudiziari, e sono principi sui quali noi avvocati siamo perfettamente d’accordo, però lo schema di regolamento del ministero ha tradotto “chiarezza e sinteticità” con la fissazione rigida di un numero di pagine. Così si comprime chiaramente il diritto alla difesa stabilito dall’articolo 24 della Costituzione».

«Abbiamo elaborato una controproposta, inviata al ministero della Giustizia, – ha aggiunto Greco – in cui figura la possibilità di ampliare il numero delle pagine e dei caratteri, e su cui attendiamo una risposta da via Arenula. Questa mattina ho ricevuto la telefonata del ministro Nordio che mi ha detto che avverte la posizione dell’avvocatura e la nostra intransigenza riguardo allo schema di regolamento sulla sinteticità degli atti giudiziari e ci invita ad un incontro per comprendere fino in fondo le nostre preoccupazioni. Accogliamo il suo invito al dialogo, ma gli avvocati non sono e non saranno disponibili a mediare sulla scelta della linea difensiva. I nostri principi non sono negoziabili», ha concluso il Presidente del Consiglio nazionale forense.

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