Dopo la crisi ora in campo per il rilancio
Indagine sul welfare come presupposto imprescindibile per la visione delle professioni come sistema di valori unificato
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È stato presentato, questa mattina a Roma, il “Secondo Rapporto AdEPP sul Welfare delle Casse di Previdenza Private”. Uno studio che evidenzia come tutto il Sistema abbia saputo intercettare le esigenze degli iscritti, colpiti duramente dalla pandemia, costruendo nuove politiche di sostegno.
“Questo Report, unico nel suo genere – spiega la Vice presidente AdEPP e responsabile welfare, Tiziana Stallone – da una parte lascia testimonianza del consuntivo di una crisi raccogliendo le azioni specifiche prontamente messe in campo dalle Casse di previdenza per sostenere gli iscritti, dall’altra mette in evidenza il lavoro di Sistema che ha reso possibile una interlocuzione costante con il Governo che ha prodotto il ritorno di una fiscalità di scopo agli iscritti per il loro sostentamento in un dramma nazionale quali ad esempio il reddito di ultima istanza e i relativi bonus, le indennità per le pensioni di invalidità fino a giungere all’anno bianco contributivo”.
Da sottolineare, infatti, che Il 47% degli iscritti (di cui il 49% donne) ha presentato la domanda per il Reddito di Ultima Istanza, per il quale le Casse hanno anticipato oltre 1 miliardo di euro, che va ad aggiungersi ai 370 milioni spesi per offrire presidi di prevenzione e servizi diagnostici, ampliando i servizi sanitari già disponibili – o creandone di nuovi – estendendo, ad esempio, le coperture assicurative oppure offrendo prestazioni sanitarie a distanza come i servizi di consulto medico o psicologico.
Un’analisi di quanto accaduto per leggere con più informazioni l’oggi e pianificare il domani. Dal report emerge chiaramente come le Casse abbiano destinato maggiori risorse per la crescita personale e professionale degli iscritti, nella realizzazione di un welfare sempre più attivo e pro lavorativo, finalizzato a promuovere l’occupazione e l’accesso nel mercato del lavoro, dunque l’occupabilità, l’adattabilità, l’imprenditorialità e le pari opportunità.
“Terminata la fase emergenziale – continua la responsabile welfare – si porrà la questione chiave di come far ripartire il Paese affrontando il rischio e le sfide che derivano dall’incremento delle disparità reddituali, generazionali e di genere e proprio per questo la creazione di nuove opportunità lavorative richiederà uno sforzo “armonizzato” e comune da parte delle Casse che dovranno essenzialmente investire nello sviluppo delle competenze degli iscritti per aumentare la propria professionalità in un mondo che è in continua trasformazione”.
Seguendo, quindi, il modello del “Welfare to work”, dove le Casse indirizzano la propria strategia seguendo le quattro linee di intervento – in maniera conforme alla Strategia Europea per l’Occupazione (SEO) – investendo risorse per: migliorare le capacità di un individuo di inserirsi nel mercato del lavoro, aggiornare le conoscenze individuali per renderle compatibili con le esigenze del mercato, sviluppare qualità e spirito imprenditoriali e ovviamente favorire politiche di uguaglianza.
“È chiaro che per raggiungere questi obiettivi – conclude Tiziana Stallone – donne e giovani, categorie tradizionalmente più fragili, dovranno assumere un ruolo centrale ed in particolare sarà indispensabile investire sui giovani che dovranno essere indirizzati, orientati ed accompagnati nel percorso di inserimento nel mercato del lavoro attraverso la formazione, la riqualificazione, gli strumenti di orientamento, l’alternanza scuola lavoro, i tirocini e le work experience. Le basi sono state fondate, il report ne è la testimonianza tangibile”.
In allegato le slide della presentazione
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