Gaetano Stella di Confprofessioni consiglia prudenza sulla legge di bilancio.
Un invito condiviso dal Comitato Tecnico Operativo di Rete Italia Aps
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l presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, durante l’audizione alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato lo scorso 2 dicembre, ha messo a fuoco luci e ombre della legge di bilancio. Questo il focus: la crisi energetica frena la crescita del Paese, va data Priorità alla sostenibilità del debito pubblico. Un nuovo patto tra fisco e contribuente e la riduzione del costo del lavoro sono gli assi portanti della ripresa. Con l’obiettivo di mobilitare risorse e imprenditorialità.
Da parte del Comitato Tecnico Operativo di Rete Italia APS giunge il plauso e la condivisione della valutazione del presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, il quale nel suo intervento ha affermato: “Corretto destinare la massima parte delle risorse disponibili al contenimento dei costi dell’energia e assolutamente condivisibile il percorso di riforma su due assi prioritari per il nostro Paese: un nuovo patto tra contribuente e fisco e la riduzione del costo del lavoro. Poi è chiaro che la difficile congiuntura, l’incertezza del quadro geopolitico, l’instabilità dei prezzi delle risorse energetiche inducano il governo a una manovra prudente, per preservare la sostenibilità del debito pubblico e abbozzando una strategia per la crescita che nei prossimi anni sarà in grado di mobilitare risorse e imprenditorialità”. Ha quindi aggiunto: «In questa prospettiva, abbiamo evidenziato la necessità di coinvolgere tutti gli attori economici, compresi i liberi professionisti».
I tecnici professionisti componenti il C.T.O. di Rete Italia APS trovano molto lineare il concetto espresso da Gaetano Stella, anche su quanto lui ha poi aggiunto: “Bisogna partire da una riforma degli incentivi in grado di intercettare le reali esigenze di tutte le categorie produttive. Allo stesso modo occorre un riallineamento sul credito d’imposta per i consumi energetici, estendendo il beneficio ai liberi professionisti e sugli incentivi per la digitalizzazione destinati alle imprese e alla Pubblica Amministrazione, ma proprio la digitalizzazione della P.A. non potrà essere compiuta senza un parallelo investimento sulla digitalizzazione degli studi professionali».
Sul fronte delle politiche fiscali, Stella ha sostenuto che “la manovra non contiene una vera flat tax, ma ha semplicemente esteso la platea dei potenziali beneficiari del regime forfettario, coinvolgendo un numero molto limitato di contribuenti, per una spesa di appena 280 milioni di euro per l’anno 2023”
Il presidente di Confprofessioni ha così concluso: “Positiva poi, secondo Confprofessioni, la tregua fiscale, ma occorre estendere la rottamazione anche agli avvisi bonari ed allungare il periodo dello stralcio oltre il 2015, nell’auspicio «di una pulizia totale del magazzino fiscale, per alleggerire il carico tributario nei confronti dei contribuenti e impostare meccanismi che impediscano il ritorno all’accumulo dei ruoli della riscossione”.
Dure critiche, invece, sono state mosse a latere dell’intervento, sulle disposizioni che introducono una responsabilità solidale a carico del professionista intermediario in caso di frodi fiscali.
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