Il Censimento fa chiarezza per prossime e attuali politiche
Ogni volta che c’è un censimento c’è chiarezza.
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Quello 2020 ci dice che siamo quasi 60 milioni di residenti, con un calo dello 0,7% rispetto al 2019 (poco più di 400mila) (1).
La prima chiarezza è che l’Italia non è un paese in declino demografico, ma in equilibrio. Quindi tutti gli allarmi per l’estinzione della “razza” italiana sono solo strumentali e figli di una concezione allarmista/propagandistica di chi vuole usare questa paura per giustificare e stimolare politiche di assistenza alla natalità.
La seconda chiarezza è che gli stranieri sono l’8,7% (in leggera crescita rispetto all’anno prima). Anche qui sono spazzati via gli allarmi di invasione di immigrati, che starebbero soppiantando la genia italiana (presunta cristiana-cattolica) a favore di altre (presunte musulmane), e le conseguente politiche che, proprio basandosi sulla quantità, evitano di accogliere i migranti che arrivano drammaticamente ai nostri confini.
Chiarimento che darà modo ai nostri legislatori di riflettere meglio sulle migrazioni, in ingresso e in uscita, e le politiche che dovrebbero essere decise per favorirle o scoraggiarle con, al primo posto, il rispetto del diritto di ogni essere umano di scegliere dove vivere.
1 – https://www.aduc.it/notizia/censimento+istat+residenti+calo_138390.php
Comunicato stampa dell’Aduc
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