Illegalità e ignavia
Con l’illegalità s’intende andare contro le regole o la legge
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Giuseppe Prezzolini diceva che in Italia non si può ottenere nulla per via legale, nemmeno le cose legali. Anche queste si hanno per via illecita: favore, raccomandazione, pressione, ricatto, ecc… Giuseppe Conte, per stare ai nostri giorni, ha chiosato “Il nostro obiettivo è individuare e contrastare tutte le situazioni di illegalità e di degrado ovunque si verifichino in modo da tutelare la sicurezza di tutti i cittadini”. Nell’avvocatura italiana si è posto il problema degli “ineleggibili” ma a nulla sono servite le sentenze della Cassazione, a Sezioni Unite, e della Corte Costituzionale per far dimettere gli ineleggibili, salvo rarissime eccezioni. La valanga inizia ora con l’ordinanza ex art. 700 c.p.c. del Tribunale di Roma che ha ordinato al Cnf di ammettere X, in via provvisoria, in luogo di un ineleggibile. Poi vi è l’ignavia, intesa come pigrizia e indolenza spirituale dell’avvocatura italiana, che è rimasta a guardare, nella più benevola delle ipotesi, lasciando ogni iniziativa ai dieci piccoli indiani di turno. Per ridare lustro all’avvocatura italiana va contrastata l’illegalità ma anche l’ignavia.
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