Indennità di malattia per liberi professionisti
La Presidente Calderone commenta l'audizione in Senato sulle tutele ai liberi professionisti
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Con il ddl n. 1474 “Disposizioni per la sospensione della decorrenza di termini relativi ad adempimenti a carico del libero professionista in caso di malattia o di infortunio”, si colma “un vuoto normativo che interessa una platea potenziale di 1 milione 563 mila iscritti agli Ordini professionali che svolgono la propria attività in forma autonoma e rispetto ai quali non esiste attualmente una tutela per i rischi professionali in cui possono incorrere a seguito di infortuni o malattie gravi”. È quanto si legge nel documento del Comitato Unitario delle Professioni, presentato oggi in audizione, presso la II Commissione Giustizia del Senato, sull’iniziativa legislativa che riconosce al professionista la maturazione di diritto alla tutela in caso di ricovero ospedaliero, malattia grave, infortunio o cure domiciliari.
Esprimendo dunque “apprezzamento” per una proposta che persegue la valorizzazione del lavoro autonomo professionale, il Cup ha fornito alcuni suggerimenti al fine di migliorare l’efficacia del disegno di legge. In particolare, il Comitato chiedere di equiparare il concetto di malattia del professionista a quello dei lavoratori dipendenti evitando di limitare la casistica a quella di “malattia grave” in quanto “circa l’80% dei professionisti esercita la propria attività in forma individuale, pertanto anche problemi di salute che non possono essere considerati gravi, quali un’influenza o febbre alta, possono pregiudicare lo svolgimento dell’attività e il rispetto delle tempistiche previste”. Occorre poi semplificare le procedure di trasmissione della documentazione necessaria, tramite ad esempio l’istituzione di una piattaforma informatica ad hoc, così come definire in maniera puntuale il perimetro di applicazione delle disposizioni normative, e dunque sia i lavoratori autonomi che, al pari dei liberi professionisti, possono fruire delle disposizioni di legge, sia i soggetti referenti della procedura di comunicazione dell’impedimento. Secondo il Cup, infine, bisogna estendere le prerogative individuate dal provvedimento anche alla libera professione esercitata in forma associata, senza limitazioni, e definire i soggetti in capo a cui ricadono gli oneri finanziari derivanti dalla sospensione. “Bene l’intervento legislativo che mira a creare tutele per i liberi professionisti ordinistici, ma per questo è necessario equiparare il lavoro professionale a quello dipendente”, ha dichiarato a margine dell’audizione la Presidente del Cup, Marina Calderone.
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