Anno: XXVI - Numero 4    
Martedì 7 Gennaio 2025 ore 13:45
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Lavoro e sanità, ma anche sicurezza

Walter Veltroni e la terza priorità della sinistra.

Lavoro e sanità, ma anche sicurezza

“Sbaglia la sinistra a pensare che il problema della sicurezza dei cittadini non sia una priorità, non la riguardi. Che sia solo un’invenzione o una semplice percezione indotta da social, media, politica. E non sbaglia solo perché così lascia spazi enormi alla destra e a derive securitarie che possono essere pericolose per la stessa convivenza pacifica”

Walter Veltroni interviene sulle colonne del Corriere della Sera per esortare il centrosinistra italiano ad aggiornare le proprie priorità, ad “avere il coraggio di capire che la vita concreta dei cittadini di questo tempo è fatta di tre priorità. Tre, non due. Lavoro, sanità e sicurezza”.

Il fondatore del Partito democratico scrive che “sbaglia la sinistra a pensare che il problema della sicurezza dei cittadini non sia una priorità, non la riguardi. Che sia solo un’invenzione o una semplice percezione indotta da social, media, politica. E non sbaglia solo perché così lascia spazi enormi alla destra e a derive securitarie che possono essere pericolose per la stessa convivenza pacifica”.

Veltroni invita a riflettere sulle “dinamiche sociali e psicologiche” di questo tempo, quelle in cui “la percezione di ansia diffusa tra i più giovani, malattia sociale ignorata, si salda con la fragilità di una società sempre più con i capelli bianchi”. La sicurezza “è un problema che riguarda tutti, ma in particolare chi ha di meno. Non capire questo significa rischiare di dare ragione a quella semplificazione ingiusta che identifica la sinistra con la cosiddetta Ztl. È dove c’è meno luce, più degrado, ci sono meno scuole, uffici, teatri, negozi, cinema, che le persone sono più esposte. E la sicurezza riguarda anche gli anziani. Che hanno il privilegio di vivere molto di più del passato ma si trovano ad affrontare, dopo la pensione, un tempo lungo di vita spesso da soli e sempre dovendo fronteggiare una società che richiede conoscenza e uso di tecnologie che inevitabilmente gli sono ostiche. Se una donna sale su una metropolitana il suo diritto a non essere saccheggiata prevale su quello di chi le sfila dalla borsa il portafoglio con la pensione. È la legge, oltre che il buonsenso, a dirlo. Nessuno può dire di aver affrontato davvero questo tema con successo”.

Non la sinistra, non la destra, che negli ultimi 25 anni si sono alternate al Viminale. “La sicurezza dei cittadini non la si garantisce alterando le leggi o accettando la diffusione dell’autodifesa o, peggio, della diffusione delle armi. E neanche identificando propagandisticamente la violenza con l’immigrazione. I fatti di cronaca ce lo dimostrano. La maggioranza degli autori di femminicidi o i camorristi parlano la nostra lingua. Ma le leggi, quelle che ci sono, vanne fatte rispettare. Da tutti, senza distinzioni di passaporto”. Non è accettabile, scrive Veltroni, “che in tutto il Paese proliferino zone, quartieri, strade off limits, sotto il controllo di organizzazioni di spacciatori, di camorristi, di bande di ragazzi senza identità e speranze. Se non si vuole che certe idee violente, razziste, autoritarie si diffondano ancora più velocemente, bisogna avere il coraggio di capire che la vita concreta dei cittadini di questo tempo è fatta di tre priorità. Tre, non due. Lavoro, sanità e sicurezza”.

di  Huffpost

 

 

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