Niente proroga per le tasse: altra batosta per le partite Iva
Il presidente di Confprofessioni Umbria, Roberto Tanganelli: "Così si va ad appesantire una situazione già complicata"
“Niente proroga per le scadenze fiscali e così si rischia di peggiorare una situazione già altamente compromessa dal Covid”: a parlare è il presidente di Confprofessioni Umbria, Roberto Tanganelli. Il problema riguarda (secondo gli ultimissimi numeri pubblicati sul sito del governo www.finanze.it) oltre 90 mila umbri: 56.478 sono le persone fisiche titolari di partita Iva, 15.852 le società di persone e altrettante le società di capitali. Per Tanganelli sarà caos sui prossimi adempimenti con difficoltà ed incertezze per gli stessi addetti ai lavori. “I mesi appena trascorsi sono stati caratterizzati da colorite espressioni da parte del governo con frequenti rimandi addirittura a metafore belliche come “bazooka” per descrivere l’impegno che lo stesso governo stava mettendo nei confronti dei suoi cittadini afflitti dalla più pesante crisi dal dopoguerra in poi – evidenzia Tanganelli – invece ci troviamo, alla fine, sempre a dover constatare che la montagna partorisce il topolino. In questo caso neppure quello. Non dimentichiamoci, infatti, che i soggetti che hanno subito gli effetti della pandemia sono stati quelli costretti a chiudere la propria attività non già per mancanza di clienti ma semplicemente per impedire la diffusione del contagio, ci troviamo a dover constatare che proprio ai contribuenti soggetti ai cosiddetti “indici sintetici di affidabilità fiscale”, conosciuti con l’acronimo di Isa, e le partita Iva individuali in regime forfetario, dovranno versare i saldi 2019 e i primi acconti 2020 i fini Irpef ed Ires entro il prossimo 20 luglio (oggi) e non entro il prossimo 30 settembre, come era stato dato praticamente per scontato secondo le anticipazioni circolate e le assicurazioni circolate in sede di conversione in legge del Decreto rilancio”.
Il tema scadenze fiscali è stato sollevato anche da Emanuela Mori (Italia Viva): “Da lunedì (oggi, ndr) fino alla fine del mese – evidenzia – i contribuenti italiani dovranno affrontare un incredibile ingorgo fiscale: 246 scadenze fiscali a carico dei lavoratori autonomi e 115 a carico di commercianti, artigiani e imprenditori più piccoli. Non si aiuta così la ripresa economica”.
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