Anno: XXVI - Numero 09    
Martedì 14 Gennaio 2025 ore 13:45
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Piano strutturale di bilancio di medio termine

Le riforme necessarie per l’estensione del periodo di aggiustamento del piano.

Piano strutturale di bilancio di medio termine

«Il Piano strutturale di bilancio stabilisce il quadro di riferimento programmatico per la gestione della finanza pubblica e la realizzazione di investimenti e riforme, valido per un periodo pari alla durata della legislatura nazionale. Il quadro di riferimento esposto nel Piano include un orizzonte temporale che arriva fino al 2029.

  1. Le riforme necessarie per l’estensione del periodo di aggiustamento del piano

Le nuove riforme previste dal PSB, ai fini della estensione del periodo di aggiustamento di bilancio da quattro a sette anni, riguarderanno in particolare cinque aree:

             Giustizia: potenziamento dei risultati raggiunti con il PNRR in merito alla riduzione della durata dei procedimenti giudiziari, all’abbattimento dell’arretrato della giustizia e al completamento del processo di digitalizzazione e di transizione verde;

             Amministrazione fiscale: attuazione della riforma fiscale (concordato preventivo e adempimento collaborativo; rendere strutturale la rimodulazione delle aliquote IRPEF e gli effetti del cuneo fiscale; riordino delle spese fiscali; efficientamento del sistema della riscossione). Si intende inoltre confermare e rafforzare l’impegno nel contrasto all’evasione fiscale;

             Pubblica amministrazione: potenziamento del capitale umano della Pubblica amministrazione (processo di reclutamento mirato; formazione continua dei dipendenti pubblici), con l’obiettivo di aumentare la produttività e la qualità e quantità dei servizi pubblici;

             Ambiente imprenditoriale: aumento della concorrenza e dell’efficienza della pubblica amministrazione, nonché riduzione degli oneri amministrativi e degli ostacoli che minano l’accesso al credito. Si intende, in particolare, adottare una legge quadro sulle PMI, proseguire nell’impegno dell’adozione di una legge annuale per la concorrenza, nonché accelerare l’attuazione della riforma del mercato dei capitali. A tali riforme si accompagneranno investimenti a sostegno all’internazionalizzazione delle imprese e della trasformazione tecnologica e digitale delle PMI e delle reti di impresa;

             Spesa pubblica: migliore programmazione della spesa attraverso il potenziamento degli strumenti di previsione delle dinamiche tendenziali e degli effetti della spesa pubblica, l’utilizzo di processi integrati e sistematici di controllo, l’estensione delle attività ispettive e delle indagini conoscitive svolte dal Ministero dell’economia e delle finanze e del ruolo svolto dagli organi di revisione e sindacali.

Il Piano evidenzia che in questi ambiti si sono riscontrate le principali barriere che hanno reso più impervia l’attuazione degli investimenti e la crescita economica e sociale. Per ciascun’area si intende confermare l’ambiziosità e l’approccio del PNRR, fissando obiettivi concreti da realizzare a partire dal 2027, andando non solo a consolidare le misure intraprese, ma anche a introdurre nuovi strumenti che permettano di ridurre divari territoriali.

Le misure saranno realizzate mediante l’impiego delle risorse previste a legislazione vigente e ulteriormente potenziate dagli stanziamenti autorizzati dalla prossima legge di bilancio, nel rispetto delle regole di finanza pubblica dettate dalla nuova governance europea. Alcune di tali politiche, si afferma, potranno essere implementate nell’ambito degli spazi risultanti dall’aggiornamento relativo all’attuazione del Piano e, più in generale, dagli andamenti delle grandezze di finanza pubblica. Tali interventi permetteranno di estendere a sette anni il periodo di aggiustamento di bilancio del Piano.

2.1 Misure in materia di giustizia


 Principali misure

 

Stato di attuazione delle misure

  • Ufficio per il processo

Per quanto riguarda l’Ufficio per il processo, a seguito della revisione del PNRR approvata con la decisione di esecuzione del Consiglio dell’Unione europea dell’8 dicembre 2023, è stato inserito un nuovo traguardo (con scadenza 31 marzo 2024), relativo all’entrata in vigore di misure volte a ridurre l’arretrato. Dopo il decreto-legge n. 215/2023, che ha disposto la proroga al 30 giugno 2026 dei contratti del personale in servizio presso i suddetti uffici al fine di valorizzarne le competenze acquisite ed evitare la loro dispersione, il decreto-legge n. 19/2024 ha introdotto ulteriori misure volte a:

– stabilizzare il personale assunto a tempo determinato al fine di contribuire al raggiungimento dei traguardi fissati nel Piano nazionale di ripresa e resilienza;

– riconoscere incentivi economici al personale degli uffici giudiziari che raggiungono l’obiettivo di riduzione dei procedimenti civili pendenti;

– favorire la partecipazione ai concorsi per il reclutamento di personale da destinare all’UPP, attraverso misure quali il riconoscimento del periodo prestato presso l’ufficio medesimo come titolo di preferenza nei concorsi indetti dalle amministrazioni dello Stato;

– implementare un sistema di incentivi per sostenere gli uffici giudiziari meno efficienti nella riduzione dell’arretrato civile, attraverso un piano straordinario di applicazione di magistrati che saranno assegnati fino al 30 giugno 2026 – senza possibilità di proroga o rinnovo – presso gli uffici giudiziari che presentano ritardi nel raggiungimento degli obiettivi PNRR.

 

  • Digitalizzazione della giustizia

 

Anche gli obiettivi legati alla digitalizzazione del sistema giustizia sono stati oggetto di modifica nell’ambito della revisione del PNRR del dicembre 2023. Il nuovo obiettivo, da conseguire entro il 30 giugno 2026, consiste nella digitalizzazione di 7,75 milioni di fascicoli giudiziari relativi ai procedimenti di competenza dei giudici di pace dei capoluoghi di distretto, degli uffici minorili, delle sezioni penali di Tribunali e Corti d’appello riferiti al periodo temporale 01/01/2006 – 30/06/2026. Al termine del 2023 è stato raggiunto il traguardo intermedio della digitalizzazione di 3,5 milioni di fascicoli giudiziari aventi le medesime caratteristiche sopra esposte. E’ stato raggiunto in anticipo l’obiettivo di rendere disponibili nel data warehouse 2.500.000 atti giudiziari relativi al sistema di giurisdizione amministrativa.

È in corso di realizzazione il progetto relativo alla creazione del data lake Giustizia, che comprende 6 nuovi sistemi (anonimizzazione delle sentenze civili e penali, sistema di gestione integrato, sistema di gestione e analisi dei processi civili, sistema di gestione e analisi dei processi penali, sistema di statistiche avanzate sui processi civili e penali, sistema automatizzato per l’identificazione del rapporto vittima- autore del reato).

Per quanto riguarda gli strumenti operativi, in ambito penale sono stati realizzati il Portale Deposito Atti (PDP) per il deposito e la consultazione degli atti da parte dei soggetti abilitati esterni (in primis gli avvocati) e l’Applicativo Processo Penale (APP) un software che permetta redazione, firma e deposito digitale telematico dei provvedimenti penali, integrato con il PDP e con il Portale delle notizie di reato (PNR), mentre in ambito civile gli interventi per la gestione elettronica obbligatoria di tutti i documenti e la completa digitalizzazione del processo civile (già operativa nei tribunali ordinari) hanno coinvolto la Corte di Cassazione, il Giudice di pace, il Tribunale per i minorenni, il Commissario per la liquidazione degli usi civici e il Tribunale superiore delle acque pubbliche, con il completamento di tutti gli sviluppi software; è stata inoltre attivata la banca dati delle decisioni civili.

Si riportano di seguito i dati del monitoraggio effettuato dal Ministero della giustizia a conclusione dell’anno 2023 per verificare l’impatto delle misure sopra indicate in termini di riduzione dell’arretrato, delle cause pendenti e dei tempi di trattazione dei procedimenti.

 

  • Razionalizzazione e riqualificazione energetica delle sedi dell’amministrazione della giustizia

L‘investimento nell’edilizia giudiziaria del PNRR (411,7 milioni di euro) è dedicato alla riqualificazione degli edifici giudiziari e si focalizza sulla manutenzione di beni esistenti, con l’obiettivo di conseguire, entro il 30 giugno 2026, l’efficientamento energetico 289.000 mq (con riduzione di consumi energetici di 0,735 ktep/anno). Il traguardo posto al 31 dicembre 2023 è stato ampiamente superato in quanto, alla suddetta data, risultavano aggiudicati 62 interventi per complessivi 486.568 mq.

Accanto all’investimento PNRR si ricorda che vi sono 2 linee di intervento finanziate (per complessivi 132,9 milioni di euro) attraverso il Piano nazionale complementare (PNC) una destinata a strutture penitenziarie per adulti (costruzione di n. 8 nuovi padiglioni penitenziari) e una destinata agli istituti penitenziari minorili (4 interventi finalizzati a razionalizzare gli spazi e ad elevare gli standard di igiene e sicurezza). Per quanto riguarda i primi, vi è stata l’aggiudicazione definitiva di tutti gli interventi e per la metà di questi è stato stipulato il contratto di appalto; per i secondi, 2 interventi su 4 hanno raggiunto la fase di aggiudicazione definitiva (dei quali uno con stipula del contratto)».

(Fonte: Piano strutturale di bilancio di medio termine, Italia 2025 – 2029, 3 ottobre 2024, dossier XIX Legislatura)

 

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