Riforma della giustizia Bonafede? Solo annunci, contenuti zero
Il problema non è essere d'accordo su questioni basilari ma come realizzarle
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<<Ascoltando l’intervista del #Ministro della Giustizia #Bonafede sono rimasto basito dall’ottimismo e dall’appagamento mostrato per aver trovato l’accordo “sull’obiettivo di dimezzare i tempi della giustizia civile e penale”. Contenuti zero. E ci mancava pure che il Governo italiano non fosse d’accordo su un obiettivo del genere. Sorrisi, ammiccamenti, sguardi appagati, a confronto le dichiarazioni di #RenziPremier quando mostrava le slides sembrano un funerale. Stupisce che il Ministro, già che c’era, non abbia annunciato l’accordo sull’obiettivo di sconfiggere le mafie, risolvere il problema delle carceri, la fame nel mondo e la difesa della foresta amazzonica. Il problema non è essere d’accordo su questioni basilari ma come realizzarle. Altro che slogan. Certo, la base di partenza non è rassicurante posto che la prima decisione congiunta delle forze di Governo è stata quella di mantenere la “sospensione della prescrizione” proprio per assicurare alla #magistratura di poter decidere senza termini, con un processo che può durare quanto si vuole, insomma #FineProcessoMai. Il contrario di quello che il Ministro ha detto tra un “sono contento ed un “sono orgoglioso”. Mah! Per il Civile, come risolveremo? Compilando dei moduli? Affronteremo la corsa ad ostacoli per impedire di fare le cause ovvero di impugnare le Sentenze? Peraltro, l’accordo sull’obiettivo sarebbe stato raggiunto tra il Ministro della Giustizia e l’ex Guardasigilli Orlando, proprio lui, quello che sin dal 2016 aveva annunciato ai cittadini che finalmente i processi civili sarebbero durati 1 anno in primo grado e 500 gg max fino alla Sentenza della Corte di Appello. Occorre essere seri, perché il tema è serio, non fare dichiarazioni da piazzisti. Dalla #riforma della giustizia dipendono le sorti della nostra nazione: l’economia, i posti di lavoro, la tutela dei diritti dei cittadini, il futuro dei nostri figli. Gli #avvocati non credono ai proclami, sono almeno 51 anni e da almeno 20 attendono un intervento serio ed organico; i cittadini non ne possono più della politica fatta di annunci mirabolanti. Quindi, meno sorrisi e più contenuti, noi faremo la nostra parte, nel silenzio degli organi rappresentativi dell’avvocatura.
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