Se la vita è un mozzico, qui mozzichi bene
Come la carbonara e l’amatriciana, la cacio e pepe compone la golosa triade della cucina romana.
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Il successo del piatto dipende dalla qualità del pecorino usato, dall’equilibrio con il pepe e la giusta cremosità dell’insieme.
E allora vediamo la ricetta.
Alla Covip ci vuole un Presidente che non ostacoli i programmi.
Poi bisogna, con il silenzio – assenso, trasferire il TFR ai fondi pensione e quindi destinare una buona quota del patrimonio delle Casse di previdenza e dei fondi pensione alle startup italiane e PMI operanti nei settori strategici per la crescita e la competitività del Paese: Deep tech, Blockchain, New materials, Space, Healthcare, Eco-industries, Agri-tech, Food-tech, Mobility, Fintech, Design e Social impact.
La situazione degli investimenti nell’economia reale delle Casse di previdenza e dei fondi pensione è la seguente:
(Fonte: Itinerari Previdenziali, Convegno di fine anno 2024, Tensioni geopolitiche e disinflazione: quale outlook per il 2025?, Dal 2024 al 2025 e … oltre? Prospettive per gli investitori istituzionali, Bruno Bernasconi, 05.12.24 – Roma)
Da un recente studio condotto da OpenEconomics, società che supporta istituzioni e aziende nell’elaborazione di politiche e progetti di investimento, è emerso che l’Italia, come gran parte dell’Europa, registra una scarsa capacità di canalizzazione del risparmio privato verso le attività produttive domestiche.
Lo studio di OpenEconomics ha elaborato un progetto in forza del quale, con soli 2,3 miliardi in più, investiti nelle PMI ogni anno, il PIL sale dell’1,2% in 25 anni e quindi se i fondi pensione e le Casse di previdenza aumentassero il proprio impegno in favore delle PMI italiane, investendo 2,3 miliardi all’anno per i prossimi 5 anni, per un totale 11,5 miliardi di euro, si raggiungerebbe l’obiettivo sopra indicato.
Bisogna però considerare che la provvista delle Casse di previdenza e dei fondi pensione è costituita da contributi previdenziali, obbligatori e volontari, con la mission di assicurare il futuro previdenziale dei lavoratori, dipendenti e autonomi.
Il progetto va senz’altro bene e s’inquadra esattamente nel rapporto sul futuro della competitività europea di Mario Draghi, a condizione però che lo Stato si faccia comunque garante del rischio assunto, evitando di scaricarlo, tout court, sui lavoratori.
Secondo Money.it sette cigni neri minacciano il mondo nel 2025.
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