Si terranno il 26 e 27 marzo “Gli Stati Generali della Previdenza. Professionisti a sostegno del Paese”.
Un evento che vedrà impegnate e protagoniste tutte le Casse aderenti ad AdEPP. Un’occasione da non perdere
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Nella prima giornata verranno, inoltre, presentate due ricerche che analizzeranno alcuni tempi importanti e impattanti su tutte le categorie. La percezione dei professionisti italiani da parte della popolazione italiana, il contesto sociale, economico, culturale nel quale operano i professionisti italiani nonché il ruolo sociale, politico, economico dei professionisti italiani saranno analizzati dal Censis. I cambiamenti in atto e il futuro delle professioni, la capacità dei professionisti di cavalcare e non subire i cambiamenti, specie quelli tecnologici, governare la transizione da un modello di welfare state ad un modello di welfare society, nello specifico ruolo delle Casse di previdenza, saranno, invece, alcuni dei punti “nevralgici” dello studio targato Luiss Business School e X.ITE. La due giorni sarà l’occasione per un confronto costruttivo con i rappresentanti istituzionali, con esponenti politici nazionali ed europei, con il mondo accademico e della ricerca, con gli investitori istituzionali e gli stakeholder tutti, giornalisti e operatori dei media, chiamati sul palco dell’Auditorium della Conciliazione» (presentazione tratta dal sito adepp.info). Io credo che i professionisti italiani dovrebbero cogliere l’occasione per interrogarsi su questi temi:
– Si sta lavorando alla cassa mutua per tutti i professionisti e allora:
– Sono necessarie oggi venti Casse di previdenza autonome, con tutti i costi che comportano, quando la mission è unica?
– Non sarebbe questo il momento di dar vita a un’unica Cassa di previdenza e assistenza per tutti i professionisti?
– Perché non creare un fondo di solidarietà tra le Casse onde far fronte con immediatezza alla crisi demografica e reddituale?
– Non sarebbe il caso, trattandosi di previdenza obbligatoria di primo pilastro, di rientrare all’INPS per garantire poi un pilastro di previdenza complementare per tutti i professionisti attraverso una Cassa unica?
– A tutto concedere perché non creare una struttura unica per gli investimenti?
Per parte mia ho dato la disponibilità ad intervenire anche come relatore di minoranza.
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