Tariffe aeree. Perché Ryanair ha ragione
Presentando le nuove rotte invernali, Ryanair ha stigmatizzando le decisioni del governo italiano di imporre un tetto alle tariffe aeree da/per le isole (1).
In evidenza
La mancanza di libertà di mercato, per il vettore irlandese, sarebbe foriera di calo di offerta e di aumento dei prezzi. Secondo Ryanair, il decreto italiano sarà bocciato in sede Ue (2).
Che succede, e perché, a suo modo, Ryanair ha ragione.
Se vogliamo continuare a vivere in un Paese libero, nell’interesse di consumatori e imprenditori, il governo non dovrebbe bloccare le tariffe. In un’economia che vorrebbe essere di mercato, l’interesse pubblico non è proprio quello che è stato fatto col decreto del 200% che, invece, è primo passo verso un deterioramento del mercato su qualità e quantità dell’offerta, con conseguente aumento delle tariffe (l’Italia non è solo voli da/per le isole).
Le tariffe possono calare solo se si garantisce un corretto gioco di domanda/offerta: altrimenti gli imprenditori se ne vanno altrove e agli utenti non è possibile scegliere tra le migliori offerte di imprenditori che si contendono i clienti, ma solo usare le poche tariffe condizionate dall’imposizione dello Stato.
Giusta la preoccupazione diffusa e del governo per gli aumenti delle tariffe, ma lo Stato può contribuire ad un calo solo con snellimento fiscale, semplificazione burocratica, rigore ambientale e funzionamento/velocità della giustizia.
Ryanair reagisce a suo modo, anche un po’ grossolano, ma ha ragione nella sostanza.
1 – https://www.aduc.it/articolo/tariffe+aeree+ingerenze+statali+contro+consumatori_36582.php
2 – Radiocor: “La legge europea garantisce alle compagnie aeree la libertà di fissare i prezzi più bassi o più alti, e nessun decreto italiano puo’ limitare questa normativa”. Questo decreto illegale – continua Ryanair nella nota danneggerà’ il traffico nazionale italiano poiché incoraggerà le compagnie aeree, come Ryanair, a ridurre i voli/capacita’ sulle rotte nazionali (che sono soggette al decreto) ed a trasferire voli/capacità su rotte internazionali da/per Milano e Roma dove e’ ancora possibile fissare i prezzi liberamente. Questo decreto porterà solo meno voli e tariffe più alte per Sardegna e Sicilia”. “L’Italia, le sue Isole e le sue Regioni sono state tra i maggiori beneficiari della crescita e delle tariffe basse di Ryanair, e purtroppo questo decreto, stupido ed illegale, basato su consigli falsi ed inaccurati di ENAC, avrà l’effetto opposto riducendo la capacità ed aumentando le tariffe per la Sardegna e la Sicilia, fino a quando non verra’ annullato dai
Tribunali Europei”, ha concluso.
Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc
Comunicato stampa dell’Aduc
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