“Tre anni di corsa: l’esperienza Cassa”
L’elezione a Presidente della Cassa Nazionale del Notariato risale al 14 giugno 2022. Sembra ieri, eppure il triennio è quasi finito.
In evidenza

È stato un viaggio lungo (in termini di chilometri percorsi), ricco di soddisfazioni (per il costante affetto mostrato dalla categoria), esaltante (visti i risultati ottenuti), impegnativo (per le problematicità, non solo di periodo), emozionante (per l’esperienza maturata), che ho percorso nella consapevolezza delle sue difficoltà.
Ricordo ancora le mie prime dichiarazioni: “Dobbiamo innovare nel segno della continuità. Per costruire il futuro, però, per delineare i tratti della previdenza che verrà, è fondamentale far acquisire alla base piena coscienza dei temi in discussione, attraverso una formazione permanente. Ogni dibattito su ipotetiche riforme deve prendere le mosse da una considerazione di fondo: le pensioni notarili sono finanziate attraverso un sistema a <ripartizione attenuata>.
Il gettito contributivo riscosso in un determinato lasso di tempo – seppur con taluni <adattamenti> – è destinato al pagamento delle prestazioni erogate nello stesso periodo. Fisiologico risulta essere, allora, il disallineamento tra entrate contributive e spesa per prestazioni pensionistiche, se sol si pensa alle politiche – sempre più diffuse – di <Welfare State>, ai prepensionamenti – troppo spesso motivati dall’Incertezza del futuro – alla diseguale distribuzione del lavoro tra colleghi”.
Sono stati questi i leitmotiv, la colonna sonora del mio più recente percorso di vita professionale.
Sento il dovere di ringraziare tutti coloro che mi hanno aiutato: i Colleghi del C.d.a., sempre prodighi di consigli e di indicazioni politicamente orientate; il personale Cassa, di una dedizione unica; i Notai che mi motivavano a proseguire nella direzione intrapresa, con una benevolenza sorprendente.
Non è facile, in poche battute, provare a tracciare una sintesi di ciò che è stato.
L’importanza della formazione previdenziale.
Attraversare ripetutamente il territorio della penisola è stato il mezzo utilizzato per provare a far sentire la presenza “Cassa”. La formazione previdenziale è il presupposto imprescindibile di qualsiasi disamina della materia, oggettivamente complessa. Ed in quest’ottica, il contatto con la “base” rappresenta il primo passo. Le partecipazioni a convegni, congressi, incontri di categoria sono state talmente tante che non è possibile enumerarle.
Mi piace sottolineare, però, che in ogni dove il confronto ha toccato i cambiamenti e le sfide che la Cassa Nazionale del Notariato ha affrontato, senza dimenticare le linee guida scritte a tutela dei più fragili. Una parte delle considerazioni sviluppate è raccolta in un volume di recente pubblicazione dal titolo “Previdenza notarile”.
Il patrimonio del nostro Ente.
La Cassa Nazionale del Notariato è nata nel 1919, ponendo al centro della propria azione i principi fondanti della mutualità, della solidarietà e del patto generazionale.
Oggi fornisce servizi a più di 7.600 iscritti, di cui almeno 2.600 pensionati. Come avevo promesso all’inizio del mandato, il nostro patrimonio è cresciuto negli ultimi anni sensibilmente, tanto da superare i 2 miliardi di euro, quando – appena a fine 2022 – era pari a circa 1.8 miliardi. Abbiamo efficientato la componente immobiliare, tramite conferimenti a fondi dedicati, gestiti da due primarie SGR. La logica è stata quella di due fondi: uno dei quali ha dismesso e continua a dismettere asset non strategici, mentre l’altro è orientato verso la titolarità di trophy asset. Nonostante le turbolenze dei mercati finanziari, siamo riusciti, attraverso una gestione prudente, ad assicurare un rendimento sempre positivo, in linea con i dati delle altre Casse di previdenza elaborati dalla Covip. Un altro obiettivo raggiunto è stata la riduzione dei fondi mobiliari presenti nel nostro portafoglio, da circa 160 a 116, suddivisi per 59 SGR.
I risultati trovano riscontro nei riconoscimenti ottenuti a livello internazionale.
A fine 2023, il premio “European Pension Fund Awards 2023”, assegnato alla Cassa da una giuria internazionale: prima tra i fondi pensione europei (la Cassa in Europa è considerata tale) per l’importanza degli utili di gestione, nonostante la riduzione del rischio; l’incremento delle riserve; la riduzione della gestione diretta del patrimonio.
Il 20 febbraio di quest’anno, poi, il premio “Diaman Award” come “Migliore Fondo Pensione 2025”. La Cassa e i pensionati. C’è stata, mi sembra inutile nasconderlo, qualche tensione. Materia del contendere quella dell’adeguamento automatico delle pensioni agli indici ISTAT. Non desidero qui affrontare la questione tecnica, che trova definizione nella stessa lettera dell’articolo 20) del regolamento Cassa, ma non posso esimermi dal sottolineare quanto poco “istituzionale” sia stato portare all’esterno dell’universo notarile, in un’aula di giustizia, “dati sensibili”, che in qualche occasione ci hanno esposto all’attenzione di soggetti “interessati”.
Sono convinto che in futuro si ritroverà l’equilibrio necessario per il raggiungimento degli obiettivi comuni.
Il rapporto con i giovani.
Durante il mio triennio ho cercato di lavorare per e con i giovani colleghi, accogliendoli da subito nella nostra sede. Ho ritenuto necessario illustrare loro le caratteristiche della struttura e delle attività svolte dall’ente di previdenza, oltre che i servizi forniti. Ragazzi pieni di entusiasmo, ma anche di preoccupazioni per il futuro.
Ho letto nei loro occhi la gioia per aver raggiunto un traguardo importante, associata all’incertezza che caratterizza il cammino professionale, soprattutto in un contesto economico così difficile. Sono consapevole delle sfide che affrontano e sempre più convinto che sia necessario un intervento politico finalizzato a garantire un futuro più stabile.
La professione notarile, purtroppo, sta vivendo una “crisi delle vocazioni”, che va affrontata con urgenza. Nonostante tutto, sono convinto che la nostra funzione abbia un valore aggiunto unico – situata come è tra il pubblico e il privato – che oggi, più che mai, sia fondamentale. Ho esortato i giovani notai a credere in se stessi, ad essere previdenti e a non dimenticare mai la deontologia, che è alla base del nostro lavoro.
La Cassa Nazionale del Notariato è al loro fianco, non solo per la pensione futura, ma anche per supportarli durante tutto il percorso professionale, offrendo misure di sostegno, come l’assegno di integrazione e la tutela sanitaria. Con uno sguardo alla previdenza complementare. Credo fermamente che il dialogo tra generazioni sia essenziale, così come sono certo che – con il giusto appoggio e la determinazione – assieme riusciremo a costruire un futuro migliore per il notariato e per la società.
Gli eventi Cassa.
Per la prima volta nella storia della Cassa, è stata organizzata a Napoli, per il 13 e 14 settembre 2024, una convention dedicata a “Previdenza complementare e <giusto> compenso professionale”, che ha visto la partecipazione – in tre tavole rotonde – di politici ed esperti del settore. Si sono analizzati i cambiamenti e le sfide che la Cassa Nazionale del Notariato ha saputo affrontare, senza tradire o abbandonare i principi fondanti, le insidie di un mondo nuovo, all’interno del quale l’assistenza ai più deboli rappresenta una componente imprescindibile. Demografia interna, variazioni della “natura” dei trattamenti pensionistici (aumento del 69% negli ultimi 20 anni del numero dei notai pensionati) e ineluttabile necessità della capitalizzazione degli avanzi di gestione.
Previdenza anche come possibile risposta alla crisi del sistema, auspicando una rivisitazione dei compensi professionali da adeguare ai canoni costituzionali. Proprio in questi giorni, invece, abbiamo ultimato i preparativi per la seconda Convention, dal titolo “L’attualità delle tutele previdenziali: riflessioni sul sistema notariato”.
Ancora una volta Napoli, 8 e 9 maggio 2025, con un parterre di pari livello. Questa volta, cultura finanziaria e previdenziale alla base del percorso formativo delle nuove generazioni, nella consapevolezza dell’insufficienza delle risorse rispetto alle esigenze dei fruitori dei servizi. Il confronto sarà serrato, al fine di declinare le possibili articolazioni dei meccanismi esistenti, tenuto conto delle “specificità” del sistema notariato. Senza dimenticare il disavanzo nei conti dello Stato, la spesa pensionistica in costante aumento, l’inverno demografico e la crisi delle libere professioni.
Un’informazione fruibile, aggiornata e continua.
Durante il mio mandato, ho pensato e lavorato affinché la Cassa potesse ampliare la propria visibilità, sia all’interno del Sistema previdenziale privato, che verso il mondo degli stakeholder istituzionali (Governo, Parlamento, Istituzioni nazionali e territoriali) e delle entità finanziarie (fondi pensioni, banche, società nelle quali le Casse sono investitori), con uno sguardo attento ai nostri iscritti.
Di conseguenza, in questi anni, abbiamo implementato il piano di comunicazione, seguendo linee programmatiche che avessero come obiettivo la costruzione di una informazione fruibile, aggiornata e continua: il sito web si è arricchito di nuove aree (gli appuntamenti del Presidente, la galleria video e fotografica, gli editoriali, gli interventi), gli iscritti hanno potuto leggere in tempo reale i resoconti di convegni, eventi pubblici, incontri e sono stati informati su qualsiasi novità normativa, azione di welfare o previdenziale di loro interesse.
Il rapporto con i media nazionali e locali si è strutturato grazie ad un dialogo continuo, improntato sul reciproco rispetto del ruolo e della professione, arricchito di momenti di confronto e di convivialità, atti a creare una conoscenza più approfondita e diretta della Cassa e dei cambiamenti in atto.
Il Notariato in tutte le sue espressioni è in continua evoluzione, ha subito trasformazioni epocali.
Sono sempre stato consapevole che per “smantellare” vecchi stereotipi – che poco hanno a che fare con la realtà che vive la professione oggi -, per rappresentare al meglio il lavoro di analisi e studio che la Cassa affronta con responsabilità e lungimiranza al fine di dare risposte alle istanze della categoria, per “raccontare” le azioni e le politiche decisionali, fosse indispensabile mettere in atto una comunicazione meditata, strategica e trasparente.
A mio avviso, tanti altri passaggi dovranno essere fatti per raggiungere gli obiettivi prefissi, ma sono convinto che la strada intrapresa sia quella giusta.
I rapporti con la politica.
La Cassa che presiedo ha ritenuto centrale il costante raffronto con la politica, in una logica di consapevole interpretazione dei desiderata della categoria, nell’ambito previdenziale – assistenziale.
La disponibilità riscontrata è stata massima e si è palesata, oltre che attraverso una presenza costante ai nostri eventi, con la visita nella nostra sede in via Flaminia della titolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone, e del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio. Tutto ciò dimostra quanto il perseguimento dei valori a base della legalità, da sempre patrimonio del notariato, rimanga un obiettivo imprescindibile per chi ha a cuore le sorti del Paese. Le interlocuzioni di categoria.
La ricerca di una sinergia con il Consiglio Nazionale del Notariato, seppur nella diversità delle competenze, deve rimanere una bussola, il faro del cammino da seguire. Solo così sarà possibile assicurare alla categoria quel ruolo riconosciutole dai nostri padri fondatori, che ho provato a rimarcare durante questo triennio. Sicuramente saranno stati commessi degli errori, imputabili a mie défaillances. E di questi mi scuso. Posso garantire, però, che ho cercato di spendermi in un’impresa nella quale ho creduto dal più profondo del cuore.
Altre Notizie della sezione

Quelli di Piazza del Popolo
27 Marzo 2025Idee diverse, spesso inconciliabili, che hanno convinto la maggioranza di governo che quella folla non fosse da temere.

La riforma della professione forense
26 Marzo 2025Si tratta di un topolino partorito dalla solita montagna, del tutto incapace, o meglio del tutto priva di volontà, di un effettivo cambiamento e ammodernamento della normativa ordinamentale, che rimane inalterata anche nell’impianto.

Corte dei conti: la pantomima della politica
25 Marzo 2025Si intende ridimensionare il ruolo della Corte dei conti, magistratura di rilevanza costituzionale, quanto ai controlli e alla giurisdizione per danno erariale.