Vax, no vax. Media: percezione e realtà
Dopo il green pass obbligatorio per alcune frequentazioni pubbliche, c’è stata mobilitazione dei contrari. Grande rilievo mediatico.
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Il cittadino medio nel dubbio (pare essenzialmente in attesa di vedere cosa accada) continuerà a restare nel dubbio. Le tante prenotazioni vaccinali grazie all’effetto Draghi, sembrano non compensare un equilibrio sociale ed economico.
Il rilievo mediatico ai no vax assomiglia a quello che viene dato alla presenza dei migranti nel nostro Paese da parte di chi allerta contro una presunta l’invasione, che se andiamo a guardare i numeri siamo tra i fanalini di coda di quei Paesi europei che gli allarmisti accusano di scaricare sull’Italia questo problema (1).
I media sono il sale della libertà di stampa, quella stessa libertà che ci fa rilevare che tra percezione e realtà c’è differenza, creata proprio grazie da certe scelte mediatiche.
Uno dei maggiori quotidiani nazionali indipendenti oggi titola a piena pagina “No Vax, la piazza sfida Draghi”. Quindi il fatto maggiore in Italia sarebbe questo, e non che ci sono centinaia di migliaia di inaspettate prenotazioni per il vaccino e che, per la scuola, siamo ancora in alto mare perché sia in presenza a settembre. Ognuno fa le sue scelte e, speriamo, si assuma anche le relative responsabilità (e che ne siano consapevoli i loro lettori), perché nolenti o meno, i media comunque condizionano la cosiddetta opinione pubblica.
Mentre si continua a navigare a vista sulla questione scuola/vaccino dove, sempre la differenza tra percezione, realtà e responsabilità dei media è al centro. Invece di confrontarsi su come organizzare al meglio la scuola in presenza di vaccinati (ci sono alternative?), i media preferiscono dibattere su vaccino sì e vaccino no, per personale didattico e per studenti. Scelte editoriali legittime quanto sfasciste!
La ricaduta per la mediaticità dei no vax è quella che stiamo drammaticamente vivendo. Un Paese libero ha bisogno di media liberi e responsabili. Il maggior media italiano (Rai), purtroppo, è gestito dai partiti delle istituzioni, più attenti ai propri poteri che non alla pubblica informazione; e il loro potere lo esercitano anche con l’occhiolino strizzato ai no vax.
Occorrerebbe che ci si cominci a render conto che se vogliamo vivere (come ha ricordato il premier Draghi) occorre considerare che senza vaccini non si può. Considerazione che vale anche per chi prioritariamente considera audience e numero di copie.
1 – https://immigrazione.aduc.it/comunicato/immigrazione+illegale+percezione+realta_32915.php
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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