Aiga chiede la modifica del bando di Cassa Forense per i canoni di locazione degli studi associati
Secondo i giovani avvocati favorisce i grandi studi
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Il bando n. 2 del 2020 di Cassa Forense, relativo alla assegnazione di contributi per canoni di locazione dello studio legale per conduttori persone giuridiche, presenta ad avviso dell’AIGA (Associazione Italiana Giovani Avvocati) numerose criticità. La prima e più grave riguarda il criterio di formazione della graduatoria individuato: quello del maggior numero di associati/soci iscritti a Cassa Forense. In altri termini, maggiore è il numero di soci dello Studio, e maggiori sono le possibilità di ottenere il contributo. “Il criterio del maggior numero di soci” afferma il Presidente Nazionale Aiga Antonio De Angelis “finirà per favorire i grandi studi legali, a discapito dei piccoli studi associati (spesso costituiti da Giovani Avvocati) che hanno certamente maggiore bisogno di una sostegno economico in questo momento”. “Inoltre” prosegue il Presidente De Angelis “per i grandi Studi Legali il contributo massimo previsto (€ 4.000,00 al netto di Iva) non incide in modo significativo sui canoni di locazione dovuti, considerando che i grandi studi sono quasi tutti collocati in grandi città ove i canoni di locazione per i immobili di grandi dimensioni sono significativamente più alti” Un ulteriore profilo di criticità evidenziato dall’Aiga è rappresentato dalla esclusione della rimborsabilità dei canoni di sub locazione, criticità fatta emergere dall’AIGA anche con riferimento al bando relativo alla assegnazione di contributi per canoni di locazione dello studio legale per conduttori persone fisiche. L’Aiga auspica che Cassa Forense riveda il criterio di graduatoria del maggior numero si soci, introducendo criteri che favoriscano l’erogazione del contributo a persone giuridiche che abbiano effettiva necessità di un sostegno economico in questo difficile momento.
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